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11 febbraio 2011

Colli Orientali del Friuli Refosco 1993 Le Due Terre

Massimo Zanichelli
Prima dell’affermazione del Sacrissassi Rosso, un Refosco “istintuale” affinato ancora in botte grande che rafforza i convincimenti di gagliardia e longevità intorno a questo ostico, difficile, fascinoso vitigno friulano, qui interpretato da par suo da Flavio Basilicata.
Acidità e tannino ne garantiscono la tenuta nel tempo, conferendogli contemporaneamente contrasto e sapore.
Ancora nervoso e pungente a distanza di tempo, ma con un bonus di verve sapida capace di fare la differenza.
Due faccini pieni :-) :-)

23 gennaio 2011

Madiran Vieilles Vignes 1994 Château Bouscassé e Madiran Cuvée Prestige 1994 Château Montus

Massimo Zanichelli
Che coppia questi due Madiran firmati da Alain Brumont! Stessa proprietà, due diverse tenute con sensibili differenze nel terroir: più sulle grave il suolo del Montus, argillo-calcareo quello del Bouscassé.
Risultati appaiati sul piano della grandezza espressiva, ma sensibilmente differenti su quello del profilo organolettico: più vigoroso e nobile nel tannino il Bouscassé, più fresco, elegante e profumato il Montus.
In ambedue, la Quintessenza del tannat del sud-ovest francese.
Tre faccini con il punto esclamativo :-) :-) :-)

8 gennaio 2011

Gattinara Riserva 1995 Travaglini

Massimo Zanichelli
Vicino alla definizione e al calore del Barolo Bricco Rocche, rischiava di apparire fin troppo artigianale ed essenziale. Ma al di là del colore, un granato leggermente velato, e della silhouette del disegno – peraltro tipica del terroir vulcanico della denominazione – questo millesimo del Gattinara del fu Giancarlo Travaglini rivela, a lato del più tipico côté di terra&fieno del nebbiolo di questa latitudini, un tratto sapido-minerale a dir poco intrigante e una reattività acida da grande bianco. Austero sì, ma di gran classe.
Tre faccine convinti :-) :-) :-)

7 gennaio 2011

Côte-Rôtie Brune et Blonde 1990 E. Guigal

Massimo Zanichelli
Un classico, non c’è che dire. Syrah in purezza, non c’è che dire. E non solo per la sua composizione ampelografica, ma per l’anima della varietà che ne viene restituita.
Carattere di “garrigue”, terra e sangue a braccetto, vigorosa acidità e tannino saporito.
Se ne avete una bottiglia in cantina, è arrivato il momento di aprirla.
Tre faccine che non sorprendono :-) :-) :-)

4 gennaio 2011

Barolo Bricco Rocche 1997 Ceretto

Massimo Zanichelli
I saliscendi espressivi dei Barolo firmati dalla famiglia Ceretto fanno in un certo senso parte dello stile “storico” della casa. Ricordano un po’ quei fuoriclasse caratteriali alla Dejan Savicevic, umorali e discontinui, ma capaci di piazzare il colpo risolutivo con giocate d’autore.
Il Bricco Rocche 1997 rientra naturalmente in queste ultimi, gareggiando con le migliori prestazioni di questa celebre etichetta: la cremosità del tratto e la temperata dolcezza del rovere si fondono mirabilmente alla fragranza, pungente e terrosa, e al saporito tannino del nebbiolo, favorendo un profilo di carattere e profondità, ancora più espressivo il giorno dopo la stappatura.
Tre faccini pieni :-) :-) :-)

19 dicembre 2010

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Fontana dei Boschi 2001 Vittorio Graziano

Massimo Zanichelli
Chi vivesse ancora di perniciosi luoghi comuni sul Lambrusco, dovrebbe, come San Tommaso, toccare con mano (anzi con naso e palato) questa versione d’autore firmata da Vittorio Graziano sulle colline di Castelvetro.
Proveniente da pratiche agronomiche biodinamiche estranee a mode e retorica, e prodotto con la tradizionalissima, ancorché – purtroppo – sempre meno diffusa, tecnica della (ri)fermentazione naturale in bottiglia, questo Grasparossa stupirebbe i più scettici per la tonicità del frutto e la vivezza dello sviluppo: sentori di erbe medicinali e piccoli frutti rossoneri (ma non necessariamente milanisti); palato succoso e invitante (perché, appunto, succoso), dalla carbonica ancora fine e dai tannini ancora “sul pezzo” a distanza di 9 anni dalla vendemmia (alla faccia della veloce corruttibilità dei vini frizzanti)…
Insomma, una goduria.
Tre faccini solo apparentemente sorprendenti :-) :-) :-)

17 dicembre 2010

Trento Brut Riserva Bruno Lunelli 1995 Ferrari

Massimo Zanichelli
La prima, storica Riserva Bruno Lunelli, frutto di un millesimo d’eccezione, mi guardava da un po’ di tempo da un angolo della cantina…
E la bottiglia “che non sapeva stare in piedi”, per via di quel punteruolo che sbucava dal suo sedere, ha dimostrato tutta la grandezza della sua statura.
Perlage sottilissimo, profumi “champagnotti”, frutto croccante, nitido sviluppo agrumato.
Un “blanc de blancs” da incorniciare, summa organolettica delle bollicine di casa Lunelli.
Tre faccini molto sorridenti :-) :-) :-)

14 giugno 2010

Barolo Albe 2001 G.D. Vajra

Massimo Zanichelli
Mi rendo conto che parlare bene di un vino di Aldo Vajra è un po’ come scoprire l’acqua calda, ma l’exploit di questo Barolo Albe 2001, per certi versi inaspettato (quantomeno nelle proporzioni), merita più di un appunto.
Quasi cinque anni dopo la sua uscita, questo assemblaggio di vigne del comune di Barolo (Fossati, La Volta e Costa di Vergne) stupisce infatti per l’alto tasso di naturalezza: è fragrante, è fresco/succoso, ha tannino sapido e terroso.
Eloquentemente Barolo.
Niente male davvero per il “fratello minore” del Bricco delle Viole.
Due faccini e mezzo, quasi tre :-) :-)

No, non avete letto male la firma: è quella di Massimo Zanichelli. Per me, uno dei nomi migliori del giornalismo italiano del vino. Ottimo degustatore, eccellente divulgatore. M'ha fatto l'onore di inviarmi un suo pezzo per quest'InternetGourmet. Ne sono lietissimo, ammesso che si possa usare il superlativo di lieto.
Grazie, Massimo. E speriamo ci siano altre occasioni.

Angelo Peretti