1 gennaio 2006

Ivo Miorelli

Ivo Miorelli è lo chef e patron del ristorante La Terrazza di Torbole, romantico locale affacciato verso il Garda: dalla piccola sala si domina interamente il lungo fiordo del tratto settentrionale del lago, che si apre poi su panorami "marini". Miorelli è giustamente considerato uno dei migliori interpreti della cucina gardesana di pesce ("La Terrazza è già il miglior ristorante di pesce di lago della zona" ha scritto la "Guida d'Italia 2000" de "L'Espresso"), che propone coniugando rispetto della tradizione ed equilibrata ricerca innovativa.

Luccio alla torbolana
Ingredienti
un chilo di luccio, un bicchiere di olio extravergine di oliva, 200 g di agole salate (in sostituzione delle acciughe), pepe nero, spezie miste
Preparazione
Lessare il luccio nel court-bouillon (carote, sedano, cipolle, limone, aceto, sale), spolparlo e disporlo su un piatto di portata. A parte soffriggere per tre minuti le acciughe nell'olio, sminuzzandole con la forchetta. Spolverare il pesce con il pepe e spezie miste a piacere e cospargerlo con la salsa bollente. Servire caldo o freddo con polentina abbrustolita.

El sisam
Ingredienti
un chilo di alborelle, olio extravergine d'oliva, 3 cipolle, 2 spicchi d'aglio, rosmarino, alloro, salvia, sale e pepe, un bicchiere d'aceto, un bicchiere di vino bianco aromatico
Preparazione
Il pesce, dopo le solite pulitine, va fritto in olio extravergine di oliva, e a quest'ultimo si aggiungono, dopo aver tolto il pesce, tre cipolle, due spicchi d'aglio, rosmarino, alloro, salvia, tutti i profumi dell'orto, sale e pepe. Si lasciano dorare le verdure, quindi si aggiungono un bicchiere di aceto e uno di vino bianco aromatico. Si lascia bollire tutto per un quarto d'ora e quindi lo si versa sul pesce. Si lascia raffreddare il pesce così preparato insieme alla sua salamoia aromatica. Si conserva per diversi giorni nei "pitari", o vasi ermetici. Da consumarsi tiepido o freddo con polentina abbrustolita. È un piatto saporitissimo adatto a stomaci robusti: stuzzica l'appetito e invitava - quando la fame era una realtà dolorosa - ad ingozzarsi di grandi quantità di polenta. Il sisam si accompagna sia con il pane, sia con la polenta. Necessita però di un vino che sia nero e robusto: un Merlot di Avio, od un Teroldego rotaliano.

Risotto con la tinca
Ingredienti per 4 persone
una tinca, mezza cipolla, una carota, una costa di sedano, uno spicchio d'aglio, 200 g di prezzemolo tritato, 200 g di bietole, 200 g di olio extravergine del Garda, 300 g di riso Vialone nano, sale e pepe
Preparazione
Pulite, lavate e eviscerate la tinca. Fatela lessare, quindi, a parte, fate imbiondire in una casseruola un battuto di cipolle, carote, sedano, aglio e olio. Unite le bietole sfogliate e 150 di prezzemolo tritato finissimo. Cuocete e fuoco lento per venti minuti, poi aggiungetevi la tinca sbriciolata accuratamente e il riso. Proseguite la cottura a fuoco vivace e aggiungendo ogni tanto del brodo precedentemente preparato con la carcassa della tinca, del sale, lauro, una carota e una gamba di sedano. Regolate di sale e pepe e, ultimata la cottura, mantecate con un po' di burro e spolverate il risotto con il rimanente prezzemolo tritato. Il risotto va servito all'onda.

Trota alla vichinga
Ingredienti
Trote salmonate, aneto fresco, sale e pepe, limone, olio extravergine d'oliva
Preparazione
Basta prendere delle trote salmonate fresche, già pulite e diliscate, lasciarle raffreddare bene, ma non gelare, nel comparto del ghiaccio o per pochi minuti nel freezer e poi affettarle sottilmente con l'apposito coltello. Una volta sistemate sul piatto, condire con aneto tagliato finemente, poco sale, una bella manciata di pepe, succo di limone e un filo d'olio extravergine del Garda. Si può guarnire con fili di erba cipollina, oppure foglioline di aneto o con grani di pepe del Madagascar. Servire con burro e crostoni caldi.

Polpettine di lavarello
Ingredienti
un lavarello, olio extravergine d'oliva, farina., sale e pepe, porro, pomodoro, vino bianco, basilico
Preparazione
Pulire il lavarello o coregone. Ricavatene dei filetti dai quali estrarre la polpa, con un coltello oppure con le mani. In una padella riscaldate dell'olio d'oliva extravergine, aggiungete la polpa del coregone infarinata, avendo dato precedentemente la forma di piccole polpettine. far dorare la carne del lavarello, salare, pepare, cospargere con porro tritato finemente, del pomodoro tagliati a dadini piccoli, bagnare con del buon vino bianco e far evaporare. Infine cospargere di basilico tagliato finemente. Servire con polentina abbrustolita.

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