1 gennaio 2007

Quelle liriche luganiste di Ernesto Bussola

È con vero piacere che saluto la pubblicazione sul nostro sito delle nuove liriche «luganiste» di Ernesto Bussole, che sin qui aveva cantato le lodi dei rossi di Valpolicella. È gioiosa novità quest'interesse bianchista. È pur vero che ho sempre definito il Lugana un rosso che s'è travestito da bianco, tant'è considerevole la sua longevità ed ampia, potenzialmente almeno, la sua struttura. Però ne mancava chi ne descrivesse con guizzo ispirato l'essere, la natura. Oggi ecco che vi provvede quest'artista valpolicellese. E dunque prosit!
Angelo Peretti

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Il Lugana di Ernesto Bussola

Bianco d'arenile

Serra in sé giovialità e morbidezza
ch'è quella dei natali,
geni gardesani in piccola oasi orientale.
Un programma di amenità
blandizie e sole raddoppiato
per la specchiera azzurra
che riflette in pelle e corpo umori.

Vin de sable lo chiamerebbero
i francesi, noi Lugana
bianco secco d'arenile
aperitivo e pesce i complementi
ma pure con dessert particolare.

Maggiorenne caldo e giovanile
il convivio è alto
classe già assicurata per la scelta
ch'è tutto dire, a maggioranza.

Disattesa spesso perché poco.
Nicchia.

Ernesto Bussola - 6 febbraio 2003

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Lugana in corpo tondo

Vivo d'aria e specchio
linea e corpo tondo amato
in sole doppio caldo.

Vino di bagnasciuga
secco di rena e limi
di linfe e umori vivi.

Privilegio di piccola plaga
che appaga e si combina
ai sofismi, gola.

È il Lugana del Garda orientale.

Che non ha comparazione.

Ernesto Bussola - 7 febbraio 2003

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