9 luglio 2011

Champagne Brut Prestige Blanc de Noirs Benoit Lahaye

Angelo Peretti
La bottiglia che ho tastato (bevuto) era degorgiata il 15 gennaio del 2010, e dunque il vino l'ho avuto nel bicchiere ben lontano dalla sboccatura. Informazione importante per coloro che credono che l'indicazione della data di sboccatura sia fondamentale per un vino con le bolle.
Detto ciò come premessa, dico anche che 'sto Champagne l'ho trovato davvero una bell'interpretazione del pinot con le bollicine. Frutto maturo, nocciola tostata, croissant alla pesca, resina di pino. E poi bocca cremosa, densa, succosa di fruttino, agrumata perfino (e per di più, c'è un che di scorza d'arancia candita, stile panettone di Natale di quelli artigianali, burrosi). E c'è la crema inglese e qualche accenno d'erbe officinali.
Vino complesso e insieme bevibile.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)

2 commenti:

  1. buongiorno peretti, non le sembra che i mesi che ci separano dalla sboccatura siano un po pochi per definire "lontano dalla sboccatura" la sua degustazione. nonostante il bassissimo dosaggio del campione (dichiarati 5gr/l) direi che se proprio vogliamo parlarne il tempo necessario a dare la giusta omogeneità allo champagne è nettamente superiore ... le note "pasticcere" in questa fase appartengono più all'influenza di lieviti che ad altro, le ossidazioni che quei pinot neri (vigne oltre i 30 anni) riescono a regalare con gli anni sono, con la "spalla" da pn di razza, la vera essenza del brut prestige di Lahaye ... grazie e complimenti per i contenuti ..

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  2. Grazie dell'intervento, calibratissimo. Aggiungo solo che se ci trovassimo in cento a discutere sulla lontananza o sulla vicinanza rispetto alla data di sboccatura, credo ci potremmo trovare con cento opinioni diverse. In genere - lo confesso, e mi pare di avrlo già scritto in passato - amo le bolle non lontanissime dalla sboccatura, perché non sono un fan di quelle note di pasticceria che ha così bene illustrato. Preferisco - ripeto, in genere - vini più affilati (ne scriverò presto), più vibranti sulla vena acida. Per questo per me un anno dalla sboccatura è già un buon tempo, ma è chiaro che non è una regola né assoluta, né che pretendo venga condivisa da altri. Capisco perfettamente chi preferisce invece distanze più significative, e uno Champagne come questo le può garantire. Questioni di gusto personale, credo di poter dire. Ed è ciò che fa bello il bere vino.

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