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6 giugno 2010

Tămâioasă Românească Sec 2009 Prince Ştirbey

Angelo Peretti
Adrian è un amico rumeno. Lavora nel guppo UniCredit, in Romania. È il mio “fornitore ufficiale” di vini della sua terra. Prima o poi dovrò decidermi a farci un salto: chissà. Avevo già avuto modo di scrivere su quest’InternetGourmet di un bianco della Romania, tempo fa. Un basic onesto. Questa volta ecco un altro bianco, ma di tutt’altro spessore. Questo è un signor vino.
È una versione secca del Tămâioasă Românească, il bianco che si trae dall’omonimo vitigno rumeno. Siccome non sono un esperto di vitigni rumeni, ricorro all’utilissima guida tascabile del grande Hugh Johnson, che spiega trattarsi di “uva bianca tradizionale” capace di dare “aroma e gusto esotici”.
Indovinato, in quanto ad esotismo.
Ma direi anche che ricorda molto il moscato: pesca bianca, mela croccante, rose di maggio. Sia al naso che in bocca.
Il produttore è Prince Ştirbey, che – sempre prendendo da Johnson – è una “azienda di 20 ettari” che è “ritornata di proprietà della nobile famiglia austro-rumena Kripp-Costinescu”. Spiega anche, la guida, che proprio con questo vitigno caratteristico, in azienda si fanno “ottimi vini secchi”.
Ecco, confermo: un ottimo vino secco.
Di più, posso anche dire che è vino dalla bella, vivace, nervosa freschezza, capace di conferire snellezza ad un corpo di tutto rispetto (13 gradi e mezzo di alcol).
Se vi capita, provatelo: vale la pena.
Unica attenzione: se avete la fortuna – e trovate una bottiglia ben conservata – provate magari un’annata più vecchia del "mio" 2009, ché sono convinto sia un bianco capace di dare il meglio di sé dopo un affinamento nel vetro d’almeno un annetto.
E con questo credo d'aver stabilito una sorta di piccolo record: non credo siano molti gli altri wine blog italiani presenti sulla rete ad avere una rubrichetta anche sui vini della Romania.
A proposito: grazie, Adrian.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)

21 maggio 2009

Dry Rielsing Eticheta Neagra Premiat 2008 Murfatlar

Angelo Peretti
Prima volta che scrivo delle cose su un vino rumeno. Me l'ha regalato un amico, Adrian. Un bianco. Della linea Premiat, che, mi par di capire, è la base di quest'azienda - e anche qui cerco d'interpretare - che rappresenta il maggior imbottigliatore di Romania: la Murfatlar (stesso nome della località, abbastanza reputata sotto il profilo vinicolo).
Il bianco in questione è un riesling. Mica renano: italico (riesling italian, si legge), ed è già una notizia. Un igt: indicazione geografica Colinele Dobrogei. Si chiama Eticheta Neagra, etichetta nera. E poi leggi: dry riesling e, sotto, demisec. E fai un po' fatica a capire: sarà secco o morbido?
Risolvo: morbido.
Non fa impazzire, ma servito freddo (parecchio freddo) è piacevole. Da tenere in frigo, da stappare in piena estate per un brunch disimpegnato. Col pesce, col prosciutto e melone.
Fruttatino, quasi un po' sauvignoneggiante con quelle note d'ortica che s'intersecano coi fruttini gialli maturi. Ed ha una buona freschezza.
Un faccino :-)