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17 dicembre 2011

Mi piace il vino di Michel Rolland

Angelo Peretti
Sì, lo so, ne sono certo. Ora verrò messo all'indice dalla Casta del Territorio, bandito dal Nobile Consesso dei Veri Estimatori del Terroir, linciato sulla pubblica piazza dai Naturalisti della Prima Ora (e anche della seconda e della terza), perennemente vilipeso dagli adepti del Verbo Antiglobale. Lo so, e non me n'importa niente, ma proprio niente, ché se dovessi affidarmi solo alle mode, alle tendenze, ai momenti, temo che il vino non mi piacerebbe come invece mi piace.
Ebbene sì, m'è piaciuto, e parecchio, un vino di Michel Rolland. Oh, sì, lui, il Male Assoluto secondo il Mondovino di Jonathan Nossiter. L'Essere Malvagio che ha globalizzato il pianeta, l'archetipo del winemaker internazionale. Eppure sì, m'è piaciuto un suo vino.

Quante volte m'è piaciuto? Due volte, padre, e chiedo perdono. No anzi, non chiedo perdono nient'affatto, e se n'avessi una terza bottiglia peccherei nuovamente.
Il vino in questione di chiama Bonne Nouvelle, la buona notizia. Viene dal Sudafrica. Ha un'etichetta semplice e bellissima, che vorrei aver disegnato io: un francobollo azzurro, con tanto di timrbro "autografato" MRolland. Vendemmia del 2004. Partnership fra Michel Rolland e Murray Boustred. Terre sulla montagna di Simonsberg, fuori da Stellenbosch, e sto dicendo di una delle più celebrate zone della vigna sudafricana. Cuvée: sessantadue per cento di merlot, trentadue di cabernet sauvignon e sei di pinotage. Del merlot ha il velluto, del cabernet il frutto maturo carnoso, del pinotage la nota selvaggia, animale. Fa quindici gradi di alcol e non te n'accorgi. Certo, è denso e serrato, ma anche morbidamente fruttato, senza stucchevolezze, e sulla tavola ci sta benone, e si beve: due bicchieri la prima volta, tre la seconda, non oso pensare che succederebbe la terza.
Ora, l'obiezione la so: ma dov'è il terroir? La risposta che posso dare è una sola: ecchécavolo ne so? Mai stato in Sudafrica. Non posso giudicare, non ne ho i mezzi, i parametri. Devo limitarmi al vino in sé, dentro al bicchiere. E il vino dentro al bicchiere mi piace, tutto qui. E non me ne pento, e anzi ne godo.
Cape Blend Bonne Nouvelle 2004 Remhoogte Estate
Tre lieti faccini :-) :-) :)