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27 gennaio 2011

Taburno Piedirosso Calidonio 2008 Ocone

Mario Plazio
La cosa che più mi è piaciuta di questo Piedirosso è che è riuscito a coniugare perfettamente l’identità sudista con una beva facile e disinvolta. Operazione tutt’altro che semplice per i vini del nostro sud, divisi tra pesanti polpettoni traboccanti di alcol e poco eleganti, e all’opposto bottiglie diluite, sciape e di scarsa personalità.
Questa etichetta della cantina Ocone esibisce un bel frutto e anche note floreali di ciclamino. Il legno è appena percettibile e per niente invasivo, accompagnando anzi il liquido nella sua progressione senza farsi notare. Semplice e diretto, da berne senza timori.
Un faccino e mezzo :-)

21 ottobre 2010

Fiano di Avellino Radici 2002 Mastroberardino

Mario Plazio
Semplicemente uno dei più grandi bianchi italiani.
E proviene dal sud, così come altri Fiano o vini dell’Etna come il Pietramarina di Benanti. Come se l’uva, posta in condizioni estreme, tirasse fuori istintivamente le sue migliori qualità. Certo non tutti i vini sono come questo Radici…
L’annata 2002 è in forma smagliante.
Le note di miele e macchia mediterranea sono mirabilmente fuse in un insieme cangiante, ma di grande purezza.
Il naso è poi dominato da note minerali di petrolio (meno fini tuttavia di quelle di un riesling tedesco), di tabacco e di torba.
Il frutto è di una grande dolcezza, ma su tutto emerge la sensazione di rara finezza ed eleganza.
Luminoso il finale, di esemplare persistenza. Una grande lezione di stile.
Speriamo invece che le ultime annate siano a questo livello, vista la tendenza a “modernizzare” in atto anche presso la pur eccellente cantina di Atripalda. Sembra che il Taurasi abbia già subito un restyling che tiene conto delle nuove “esigenze” del mercato. Vedremo nel tempo la sua evoluzione. Per quanto mi riguarda rimango scettico.
Tre faccini :-) :-) :-)

19 ottobre 2010

Terre del Volturno Sabbie di Sopra il Bosco 2008 Nanni Copé

Angelo Peretti
Ecco, questo è uno di quei vini che o ti prendono subito o - temo - non ti prenderanno mai. Vino che discrimina. Che va ascoltato. Ché il rischio, bevendolo con superficialità, è quello di non comprenderne non già la sua attuale e già accattivante fisionomia, ma anche quella che potrà, con le prime rughe, dargli quell'austerità che pure - a mio avviso - è lì, latente, e si proporrà - penso che lo farà - col tempo.
Per descrivere il progetto - ché di vino progettuale si tratta - che sta sotto questo rosso campano, rimando all'ampio, convincente, avvincente servizio che Monica Piscitelli ha realizzato per il wine blog di Luciano Pignataro. Dico solo che è vino figlio di vigne, anche vecchissime, di pallagrello, casavecchia (un cinque per cento) e di aglianico (il venti). Allevate, accudite in quota.
Di mio, cerco di metterci quel che ho incontrato nel bicchiere. E concordo con Susy Tezzon, che me n'ha fatto provare una bottiglia al suo Giardino delle Esperidi, a Bardolino: è rosso che in qualche modo richiama il Rodano, con quel frutto e quella spezia a tratti pepata, che giocano a rincorrersi. E, sottesa e netta, già all'olfatto, c'è una vena di sigaro, d'affumicato, e un che di balsamico - appena un cenno - che accentuano la complessità.
L'alcol (tredici e mezzo dice l'etichetta, ma è forse appena un po' di più) quasi neanche l'avverti. E c'è invece freschezza che invita alla beva, ancorché la polpa sia di tutto rispetto. E il tannino vellutato fa da tessuto all'espandersi del fruttino. Ma neppure un attimo v'è cedimento alla smanceria tardo-modaiola di quella vaniglia che in tanti rossi - anche al sud - tende a prevalere ed uccidere la fruttuosità.
Vorrei poterne assaggiare, di questo 2008, prima edizione in commercio, una bottiglia fra qualche anno, quando il tempo avrà aggiunto la sua parte.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)

20 maggio 2010

Greco Taburno 2008 Ocone

Mario Plazio
Vino dal profilo semplice, ma tutt’altro che banale.
Ha, in piccolo, tutto quello che serve per caratterizzare un vino estivo da bere senza complicazioni.
Presenta profumi di fieno, pesca bianca, arancia e basilico.
Al palato scorre senza problemi ed addirittura finisce sapido sapido con una equilibrata dose di acidità.
In più costa molto poco…
Un faccino :-)

18 maggio 2010

Fiano di Avellino 2005 Colli di Lapio

Mario Plazio
Un grande vino del sud dalla compattezza nordica.
Ha bisogno di qualche giorno di apertura per rivelarsi completamente.
Inizio ostico, crudo di nocciola e fieno tagliato.
Al palato è più espressivo, caldo ed evoluto e al tempo stesso compassato. La lunghezza diventa mineralità e sembra non avere termine.
Dopo un paio di giorni fa percepire il miele di zagara, la mineralità sembra definirsi sempre più chiaramente. E poi erbe, basilico e agrumi, il tutto con grande senso estetico, ma senza alcun compiacimento.
Non ha ancora raggiunto l’apice.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)

25 maggio 2009

Aglianico del Taburno 2006 Fattoria La Rivolta

Angelo Peretti
Ho provato i vini di Paolo Cotroneo e della sua Fattoria La Rivolta - da Terracuso, nel Beneventano - in una situazione non ottimale: dentro le stanze di Castel dell'Ovo, a Napoli, durante Vitigno Italia, verso sera, stanco, accaldato.
Vedevo che chi passava di lì, immancabilmente domandava d'assaggiare (bere) l'Aglianico Riserva. Che è, in effetti, un bel vino.
Quasi tutti snobbavano invece l'Aglianico "base", e sinceramente m'è difficile capire perché. Forse soltanto perché l'altro è premiato dalle guide e questo qui no?
E invece 'sto Aglianico del Taburno del 2006 è di molto interessante, a mio parere. E pensare che esce in commercio solo fra due mesi, e dunque avrà ancora modo di affinarsi, di ingentilirsi.
L'ho trovato affascinante soprattutto all'olfatto: bel frutto, rosso, tanto, e poi la speziatura.
In bocca si distende. E ancora è il frutto a farsi avanti, netto. Il tannino non è opprimente, di certo, e vira anzi di già verso il velluto. E la beva è garantita da una buona freschezza.
In cantina lo si prende a 9 euro, e se passassi da quelle parti, a questo prezzo una scatola me la comprerei. Come si fa a snobbare una bottiglia così?
Due lieti faccini :-) :-)