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21 luglio 2010

Vermentino di Gallura Vigna'ngena 2009 Capichera

Angelo Peretti
Dicono che accostando una conchiglia all'orecchio si senta il mare. A me non è mai capitato. Al massimo, il suono d'un giro d'aria. Ma il rumore del mare è un'altra cosa.
Il mare l'ho sentito invece - ma qui non sto parlando di suono - dentro a un bicchiere. Ne ho avvertito lo iodio, il salmastro. E il bicchiere era quello d'un avvincente Vermentino di Gallura, il Vigna'ngena (la vigna d'altri) di Capichera. Annata ultima, 2009.
Gran bel bianco. Marino, appunto, sin da quando avvicini il calice al naso e poi sempre, quasi puntigliosamente, durante la beva, e perfino nel vetro ormai vuoto, con persistenza infinita.
Parimenti è lunghissima la presenza del fiore di ginestra e di zagara, e ancora sono sensazioni che rammentano il mare.
Di più, all'olfatto, qualche vena d'altro fiore. Sbaglio a dire biancospino? E un che d'agrumato. E ancora, man mano, una nota appena accennato forse di mentuccia.
In bocca è la freschezza a convincere ed avvincere (lo definivo, pocanzi, avvincente questo vino sardo). La salinità è a tutto tondo. C'è poi frutto croccante, direi mela. E ancora una florealità elegante, avvolgente.
Il finale è bell'asciutto.
La lunghezza, dicevo, è esemplare.
Da bere e ribere nell'estate.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)

30 ottobre 2009

Romangia Rosso Tenores 2005 Tenute Dettori

Mauro Pasquali
Ad un amico sardo ho detto che più conosco i sardi, più amo la Sardegna. E i suoi vini. Vini non facili, proprio come i sardi. E, come i sardi, i vini di Sardegna sanno darti il meglio di sé dopo un po che li conosci, quasi volessero studiarti e valutarti, prima di aprirsi.
Ho incontrato Paolo Dettori, padre di Alessandro, su un trattore, al rientro dalla vendemmia di uno degli ultimi vigneti. E questo già mi ha predisposto favorevolmente, in un mondo dove, spesso, i produttori di vino sono più in giacca e cravatta anziché con una forbice per potare in mano. Mi ha dedicato quasi due ore del suo tempo, rubandole alla pausa pranzo, ché poi avrebbe dovuto tornare a vendemmiare. E la vendemmia, si sa, non attende.
La cantina è un inno alla tradizione: solo vasche in cemento. Dieci barriques dieci che denunciavano dal colore del legno l'età: almeno una decina d'anni. E che Paolo usa per conservare il vino che avanza quando imbottiglia una vasca di vino, anziché utilizzare cinque o sei damigiane.
In campagna l'allevamento è ad alberello, come tradizione sarda vuole. Ma, soprattutto, in campagna non vi è alcun intervento chimico, così come in cantina.
Il vino non è né filtrato, né chiarificato e la solforosa aggiunta è il minimo indispensabile per la conservazione.
L'uva è cannonau al 100% e del cannonau conserva il colore, quello vero. Se vi è capitato di berne altri, potreste rimanere sconcertati: questo Tenores racchiude in sé varie sfumature di rosso, dal rubino al granato. Ma, soprattutto è trasparente, quasi un nebbiolo all'apparenza, colore tipico del cannonau di Sennori.
Al naso si è subito avvolti da una grande complessità, con intensi sentori di frutto maturo, di spezie, di terra, polvere quasi.
In bocca entra caldo e morbido e senza quella alcolicità che ti aspetteresti da un vino che dichiara 16 gradi in etichetta. Grandissima sapidità e una sensazione quasi di salmastro fanno da sfondo al frutto maturo, alle note balsamiche e di macchia mediterranea.
Alla fine la bocca rimane bella pulita, con una grandissima lunghezza gustativa.
Un grande vino che fai fatica ad inquadrare tanto evolve nel bicchiere ma che, bicchiere dopo bicchiere, finisce velocemente, tanto è grande la beva.
Tre beati faccini :-) :-) :-)

26 gennaio 2009

Turriga 2001 Argiolas

Mauro Pasquali
Un bel colore rubino con riflesso granato predispone bene all'assaggio.
Al naso subito note tostate, cuoio e speziatura.
In bocca frutta rossa molto matura, in primis prugna e poi caffè, frutta sotto spirito e una vena balsamica intrigante. L'uscita è molto lunga e lascia la bocca piacevolmente pulita. I tannini risultano quasi astringenti, evidenziando un potenziale evolutivo ancora notevole.
Insomma. un bel vino e una bella beva, ma quasi giovane (!) a dispetto dei suoi sette e passa anni.
Vorrei riprovarlo fra un paio d'anni.
Vino di Sardegna.
Due beati faccini pieni e convinti :-) :-)