Angelo Peretti
Prima volta che scrivo delle cose su un vino rumeno. Me l'ha regalato un amico, Adrian. Un bianco. Della linea Premiat, che, mi par di capire, è la base di quest'azienda - e anche qui cerco d'interpretare - che rappresenta il maggior imbottigliatore di Romania: la Murfatlar (stesso nome della località, abbastanza reputata sotto il profilo vinicolo).
Il bianco in questione è un riesling. Mica renano: italico (riesling italian, si legge), ed è già una notizia. Un igt: indicazione geografica Colinele Dobrogei. Si chiama Eticheta Neagra, etichetta nera. E poi leggi: dry riesling e, sotto, demisec. E fai un po' fatica a capire: sarà secco o morbido?
Risolvo: morbido.
Non fa impazzire, ma servito freddo (parecchio freddo) è piacevole. Da tenere in frigo, da stappare in piena estate per un brunch disimpegnato. Col pesce, col prosciutto e melone.
Fruttatino, quasi un po' sauvignoneggiante con quelle note d'ortica che s'intersecano coi fruttini gialli maturi. Ed ha una buona freschezza.
Un faccino :-)
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