18 maggio 2010

Fiano di Avellino 2005 Colli di Lapio

Mario Plazio
Un grande vino del sud dalla compattezza nordica.
Ha bisogno di qualche giorno di apertura per rivelarsi completamente.
Inizio ostico, crudo di nocciola e fieno tagliato.
Al palato è più espressivo, caldo ed evoluto e al tempo stesso compassato. La lunghezza diventa mineralità e sembra non avere termine.
Dopo un paio di giorni fa percepire il miele di zagara, la mineralità sembra definirsi sempre più chiaramente. E poi erbe, basilico e agrumi, il tutto con grande senso estetico, ma senza alcun compiacimento.
Non ha ancora raggiunto l’apice.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)

2 commenti:

  1. ho amato questo vino qualche anno fa,
    vorrei che fosse la stessa cosa per un certo lugana ...

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