21 ottobre 2010

Fiano di Avellino Radici 2002 Mastroberardino

Mario Plazio
Semplicemente uno dei più grandi bianchi italiani.
E proviene dal sud, così come altri Fiano o vini dell’Etna come il Pietramarina di Benanti. Come se l’uva, posta in condizioni estreme, tirasse fuori istintivamente le sue migliori qualità. Certo non tutti i vini sono come questo Radici…
L’annata 2002 è in forma smagliante.
Le note di miele e macchia mediterranea sono mirabilmente fuse in un insieme cangiante, ma di grande purezza.
Il naso è poi dominato da note minerali di petrolio (meno fini tuttavia di quelle di un riesling tedesco), di tabacco e di torba.
Il frutto è di una grande dolcezza, ma su tutto emerge la sensazione di rara finezza ed eleganza.
Luminoso il finale, di esemplare persistenza. Una grande lezione di stile.
Speriamo invece che le ultime annate siano a questo livello, vista la tendenza a “modernizzare” in atto anche presso la pur eccellente cantina di Atripalda. Sembra che il Taurasi abbia già subito un restyling che tiene conto delle nuove “esigenze” del mercato. Vedremo nel tempo la sua evoluzione. Per quanto mi riguarda rimango scettico.
Tre faccini :-) :-) :-)

Nessun commento:

Posta un commento