26 gennaio 2008

Ecco il 2004: l'Amarone nell’annata classica

Angelo Peretti
A Bordeaux la vendemmia del 2004 l’han definita «classica». Che vuol dire che è stata di quelle, una volta tanto, normali. Meno balenga del 2002 piovosissimo e del seguente 2003 della calura. E la definizione va bene anche per la Valpolicella, per la quale quella fu - per dirla con le parole del vicepresidente del consorzio valpolicellese, l’agronomo Paolo Fiorini - «un’annata senza particolarità climatiche e agronomiche». Normale, appunto. Ed è vero che poi, nei giorni dell’appassimento, da settembre in poi, ci furono umidità e pioggia e maltempo insomma, e dunque condizioni in apparenza poco adatte, ma a metterci rimedio intervennero - e qui cito invece l’enologo Daniele Accordini - la «meticolosità dei viticoltori» e pure certe «consolidate tecniche di assistenza integrata nei fruttai». E insomma: i valpolicellesi l’appassimento lo sanno far proprio bene, e si sono attrezzati per farlo, e dunque ormai non temono più le bizzarrie del clima autunno-invernale.
Tutte ‘ste informazioni le ho raccolte all’Anteprima Amarone 2004, al palazzo della Gran Guardia di Verona. Dove il presidente del consorzio degli amaronisti, Emilio Pedron, ha ribadito che le cose van bene. Anzi, benone. Ché in Valpolicella il reddito medio per ettaro arriva fino a 20 mila euro, e siam dunque al top reddituale sull’italico suolo. E c’è equa distribuzione di ricchezza tra vignaioli, produttori ed imbottigliatori. E insomma, stan bene tutti, ché l’Amarone tira. E l’uve messe ad appassire negli ultimi anni permetteranno di salire ben oltre gli 8 milioni di bottiglie che si vendono adesso. E si passerà ai 12, ai 15 milioni forse: boom. Caso più unico che raro, a quei prezzi. Roba da farci sopra una ricerca all’università.
Ora, com’è dunque ‘st’annata del 2004? Difficile generalizzare. Epperò generalizzo. E comincio con un’osservazione: è vino meno dolce, finalmente. Nel senso che c’è molto meno Amarone reciotato. Che non c’è la zuccherosità fastidiosa dell’ultime altre edizioni. E ho trovato invece maggior freschezza, che aiuta a bere (se bere è la parola giusta per un rosso come questo, da centellinare). E s’avverte l’alcol con minore insistenza, e anche questo agevola il bicchiere. E c’è poi qualche vena floreale che s’aggiunge alla tipica ciliegia surmatura. E insomma: per chi ama ‘sto vino, il 2004 può riservar belle sorprese.
Ora, dico pure che gli Amaroni in degustazione erano ben settanta, e i più sono tuttora in vasca, e dunque non ancora in bottiglia, oppure in vetro ci son finiti da un mesetto soltanto. E dunque è proprio anteprimissima, da prender con beneficio d’inventario.
I settanta li ho tastati tutti, nella saletta che han preparato per i giornalisti. Alla cieca, li ho provati. E così non sono stato influenzato dalla notorietà del marchio, e questa è buona cosa. E qui sotto vi dico adesso - se v’interessa - com’è andata. Ma no, mica tutti e settanta, ché sennò ci vuole un sito intiero. I dieci che ho reputato per ora più interessanti. A volte scommettendo sull’evoluzione futura.
Ma una cosa ho da aggiungere: che subito dietro questa decina, ce n’è altri venti almeno a una incollatura. E dunque è, ripeto, annata classica e mediamente d’alta valutazione. Ammesso - ovvio - vi piaccia l’Amarone.
Amarone della Valpolicella 2004 Zeni
All’olfatto sfoggia parecchio frutto: ciliegiona rossa in primis. E in bocca è proprio in corrispondenza. E il frutto qui è proprio da masticare. Bello, maturo, croccante, carnoso, denso, ma non marmellatoso. E ha quest’Amarone tannino ben definito. E freschezza in equilibrio. Il rovere, certo, è ancora evidente, ma la lunghezza fruttata c'è tutta, e dunque dovrebbe integrarsi.
Sarà sul mercato a giugno.
Amarone della Valpolicella Classico Villa Rizzardi 2004 Guerrieri Rizzardi
Al naso il frutto deve ancora esprimersi in toto. Ma c'è. E tanto. Ciliegiona. Mora. In bocca è un po' dolcetto, adesso (ma non zuccheroso, questo no), ma c'è bella trama tannica, morbida e distesa, di quelle che affascinano. E l'alcol è in rilievo, ma c'è anche freschezza, e dunque equilibrio. E il tannino non è ancora fuso, ma dovrebbe integrarsi in una materia di tutto rispetto. Gioca sulla fruttuosità e sulla morbidezza. E ha lunghezza di tutto rispetto. Dovrebbe diventar gran cosa, coll’affinamento.
Sarà sul mercato ad ottobre.
Amarone della Valpolicella 2004 Roccolo Grassi
Frutto rosso, ciliegia. E in bocca materia molta. E che materia! E tannino ancora da farsi, un po' aggressivo, ma è comprensibile, con tutto quel frutto lì sotto che si sforza d'emergere e che probabilmente - anzi, ho certezza - emergerà alla lunga. E potrebb'essere dunque, all'evoluzione, Amarone di quelli da concorso e da applauso, soprattutto per chi ama la concentrazione. Ed avrà comunque eleganza.
Sarà sul mercato attorno a dicembre.
Amarone della Valpolicella Classico Vigneti di Ravazzol 2004 Cà La Bionda
Frutto ce n'è, all'olfatto. Magari un po' celato, compresso, ma ce n'è. E in bocca meglio emerge, ed è mora soprattutto, e ciliegia maturissima. E c'è spinta alcolica e trama tannica, ma anche freschezza che tiene in equilibrio l'assieme. Ed è giovin giovinetto, ma si farà, ritengo, e bene, ché ha lunghezza e di già buona definizione, che dovrebbe ancor meglio esporsi coll'affinamento. E materia ce n'è. Parecchia. Bel vino.
Sarà sul mercato da febbraio.
Amarone della Valpolicella Classico Croce del Gal 2004 Corte Antica di Benedetti
Bel frutto al naso: ciliegia e mora pulite, nette. E vena pepata. E stessa impressione offre, immediata, al palato. Ed emergono poi, in bocca, ricordi di cacao, di boero, di caffè perfino. E c'è tannino in gran spolvero. E muscolo. E tecnica. E lunghezza. Oggi è giovinetto, e occorrerà attenderlo. E l'alcol tende magari a prendere un po' il sopravvento, ancora. Ma è Amarone new style, che piacerà a chi ama le concentrazioni. E troveranno dunque bel pane per i loro denti. Chi vuol la beva, cambi invece registro.
Sarà sul mercato da febbraio-marzo.
Amarone della Valpolicella Classico 2004 Valentina Cubi
Ha bella ciliegia e frutto rosso invitante al naso. Elegante. E in bocca eccolo uguale, col suo frutto ben delineato, nitido. Magari l'alcol è un pochetto in rilievo, ma la croccantezza fruttata è piacevole, elegante. E il tannino è modulato con mano felice. E la lunghezza c'è.
Sarà sul mercato a dicembre.
Amarone della Valpolicella Classico 2004 Tedeschi
Buona ciliegia al naso. E in bocca è ut supra: ciliegia. E rotola il frutto per bene nel palato, ed è carnoso e croccante. Il tannino è ancora un po' ruvido, ma si dovrebbe fondere, integrare, ritengo e son pressoché certo. E infatti il frutto torna ad emergere preparando un finale lungo, sulla ciliegia, magari un pelino dolce, e sul cenno appena d'uvetta sotto spirito. E v'è nuance anche balsamica, appena appena, che ingentilisce l'assieme. Anticamente piacevole.
Sarà sul mercato da aprile.
Amarone della Valpolicella Valpantena 2004 Tezza
Naso dal frutto acerbo. Bocca calda d'alcol e dal buon frutto, che già si mastica e che potrebbe gradualmente meglio esprimersi ancora. La mora soprattutto. E c'è traccia di cioccolato e un po' di boero. E discreta lunghezza fruttata e cioccolatosa. E tannino ben modulato.
Sarà sul mercato solo nel 2009.
Amarone della Valpolicella Classico Terre di Cariano 2004 Cecilia Beretta
Naso un po' chiuso, ora. Bocca che ha invece frutto di buona fattura, croccante. La ciliegia è stramatura, l'amarena è ben definita. C'è vena balsamica. La dolcezza è contenuta. Il tannino disteso. La freschezza invitante. Beva di rispetto. Buona lunghezza. Bella mano.
Sarà sul mercato a marzo-aprile.
Amarone della Valpolicella Classico 2004 Carlo Boscaini
Ha frutto un po' chiusetto ancora al naso. Epperò in bocca ecco che di già emerge, abbastanza nettamente, la ciliegia, parecchia. Eppoi mora di rovo, bella. E un pochetta, direi, di prugna. E ha buona tensione e tannino ben esposto, che però non aggredisce. E alcol, certamente, ma anche discreta freschezza. E dunque tutto quel che serve per avere equilibrio. Per adesso deve ancora interamente comporsi, e soprattutto lasciare che il frutto si faccia per davvero, e in toto, largo. Ma è ben fatto davvero.
Sarà sul mercato a giugno.

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