Angelo Peretti
M'è capitato di bere questo Nebbiolo albese del 2004 qualche sera fa a cena in Langa, al ristorante. E ne son rimasto favorevolmente impressionato. Per la sua bella beva, certo, ma anche e soprattutto per quanto sapeva donare all'olfatto in termini di ampiezza ed eleganza.
Piccolo frutto rosso, eppoi fiori, freschi ed essiccati, violette soprattutto. E ancora un che di liquirizia, appena accennata, sul fondo. Gran bell'insieme di profumi.
E in bocca ecco, dicevo, la piacevolezza del bere, talché in primo bicchiere tira il secondo. Frutto maturo, croccante. Tannino disteso. E un accenno di cuoio e tabacco.
Vino di bella compagnia col cibo.
Due lieti faccini :-) :-)
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