12 agosto 2010

Cirò Rosato 2009 Librandi

Angelo Peretti
L'obiezione - che non è poi enorme - la dico subito, così via il dente, via il dolore: il vino m'è parso molto "tecnico". Però sia chiaro: è tecnica di classe. Al punto che rischi, con questo rosato del sud, d'ingannarti, e pensare che sia invece bottiglia "nordista", con quella freschezza così ampia e avvincente.
Detto questo, aggiungo che in ogni caso si ha a che fare con un rosato coi fiocchi: sia chiaro. E se vi capitasse d'incrociarne una bottiglia, non fatevela scappare.
All'olfatto si propone di già dotato di bella complessità: fruttato e floreale, intriso di vene speziate.
La bocca è freschissima, nervosa, vibrante.
Sapido, salato, marino. Lungo sulla nota della spezia.
Bel vino, insomma, da bere e ribere in estate.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)

2 commenti:

  1. Buongiorno Angelo, sempre a proposito di rosati ho bevuto recentemente di Candido (Puglia) il Le Pozzelle, in annata 2009. Lo scrivo qui in merito alle sensazioni saline e fresche in bocca. Questo di Librandi corro a cercarlo.

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  2. Grazie della segnalazione: vedo se riesco a procurarmi il rosato di Candido.

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