16 agosto 2010

Il meglio del meglio bevuto fin qui nel 2010

Angelo Peretti
D'accordo, la metà d'anno, per convenzione, è a fine giugno. Mica è un caso che nella stragrande maggioranza delle aziende i bilanci semestrali vengano fatti tenendo in considerazione i conti a quella data. Ma, chissà perché, il giro di boa me lo figuro a ferragosto. Forse perché la gente - tanta - è in ferie, oppure perché le botteghe - tante - chiudono, o perché è come un sonno da cui ci si deve svegliare prima o poi per tornare a tirarsi su le maniche, per ricominciare.
E allora il consuntivo del meglio delle bottiglie bevute nella prima parte dell'anno - di questo 2010 - lo faccio adesso. Tanto per anticipare il grosso delle classifiche delle guide, che adesso cominceranno a pioverci addosso (e qualche piovasco guidaiolo c'è già stato).
Dunque, ladies & gentlemen, ecco il meglio del meglio che ho bevuto fin qui secondo il mio personalissimo e come tale insindacabile giudizio.
Bianchi
Rheingau Riesling Kiedrich Gräfenberg Spätlese 2007 Robert Weil. La dolcezza, la freschezza, l'eleganza.
Rosati
Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo DaMa 2009 Marramiero. Uno dei più avvincenti rosé fin qui bevuti in Italia.
Rossi
Kalterersee Auslese 2007 Kellerei St. Pauls. La dimostrazione che la concentrazione non è tutto in un rosso.
Bolle
Champagne Extra Brut Rosé Saignée de Sorbée Vouette et Sorbée. Per chi ama il pinot noir, rosso e con le bolle.
Dolci
Moscato d'Asti Vigne Vecchie 2003 Cà 'd Gal. La complessità e la bevibilità insieme, aristocraticamente.

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