14 marzo 2012

L'eleganza suprema del Vouvray démi-sec

Mario Plazio
Una tipologia sottostimata e poco conosciuta dalle nostre parti quella dei vini démi-sec, con un leggero residuo zuccherino. A torto considerati né carne né pesce, sanno invece reggere con eleganza abbinamenti di grande armonia. Purchè si tratti di un grande vino, così come è il caso di questo 2005 di Philippe Foreau, dalla perfetta definizione
Lo chenin si esalta nel terroir tufaceo di Vouvray e nella versione démi-sec. Dominante è la nota minerale e vulcanica, assorbita in un insieme compatto e stilizzato, così come è nello stile di questa splendida realtà. Sullo sfondo timide note di frutta esotica, ananas e frutto della passione, poi pepe bianco e mela cotogna. Il tutto molto ordinato e composto, flemmatico come un lord inglese. In bocca sfodera tutta la sua classe. È dinamico, sottile e venato da una magnifica nota amarognola.
Ancora giovanissimo, dirà la sua tra almeno dieci anni.
Una grandissima bottiglia, che non trova uguali tra i vini del nostro Paese.
Eleganza suprema.
Vouvray Domaine de Clos Naudin démi-sec 2005 Philippe Foreau
Tre faccini :-) :-) :-)

2 commenti:

  1. E il mio ricordo vola a una serata di qualche mese fa con buoni amici..la successione fu:

    Larmandier Perrier Grand Cru 2002
    Condrieu Guigal 2006Domaine de la solitude Châteauneuf-du-Pape 2006
    Chateau de Marsannay La Parterre 2009
    Vouvray 2005 Philippe Foreau

    La zuppa di cipolla fu un trionfo con il Condrieu
    Il Budino al cioccolato con il vouvray pure..

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