20 marzo 2012

Un naso "alla Valentini"

Mario Plazio
Naso “alla Valentini”. Inizialmente molto reticente, sulfureo e recalcitrante. Un vino di bocca, nel senso che è qui che rivela tutta la propria classe.
Ha un frutto morbido e seducente, figlio di una annata piuttosto calda che conferisce spessore e senso di sfericità. Senza però eccessi. Solo il tempo lo libera, escono la camomilla, l’anice, e una decisa nota balsamica.
Dopo qualche giorno tira fuori anche la sua anima mediterranea, fatta di capperi e salsedine. Ha un buon bilanciamento, anche se verso la parte più calda delle sensazioni. Manca forse quel quid, inesprimibile, di alcune annate più criptiche del trebbiano. Quella sensazione di mistero che lo rende un vino così affascinante. Però d’altro canto è da apprezzare la sua disponibilità, la sua apertura e la capacità di accogliere il cibo.
Lunghezza impressionante.
Trebbiano d’Abruzzo 2000 Valentini
Tre -- faccini :-) :-) :-)

1 commento:

  1. Il trebbiano di Valentini mi piace molto.

    Non va però bevuto giovane.

    Io l'ho fatto e sono rimasto deluso.

    Riproverò la stessa annata fra 4/5 anni e sono sicuro che, mi entusiasmerà.

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