Angelo Peretti
Puegnago, sulla costa bresciana del Garda, deve avere un che di magico, in fatto d'olivi. Perché ogni anno è da lì, da quell'angolo di Valtènesi, che vengono alcuni fra gli oli più interessanti, e di maggior carattere, e di migliore espressione territoriale, che si facciano nella regione gardesana.Tra gli olivicoltori di punta di Puegnago c'è Fulvio Leali con la sua azienda agricola La Meridiana. Fa extravergini sempre affdabili, affidabilissimi, e l'affidabilità la si testa soprattutto nelle annate difficili, com'è stata l'ultima, e il test è favorevolissimo. Pensare che non ha nemmeno un frantoio suo: s'avvale di quello della Cooperativa agricola di San Felice del Benaco, che è comunque a un tiro di schioppo. Il che vuol dire che l'attenzione ai tempi e ai ritmi di raccolta è assoluta e che altrettanto meticolosa e tempestiva è poi la molitura nell'impianto consortile.
Due i monocultivar: uno è di sola casaliva, la varietà principe dell'area del Garda, e l'altro è di quell'Fs17 che, clone della varietà frantoio, è stato creato dal professor Giuseppe Fontanazza e che mi pare si stia davvero bene acclimatando tra gli uliveti benacensi. Due oli notevoli. Assolutamente gardesani nella personalità.
Olio extravergine di oliva Monocultivar Casaliva 2011 La Meridiana
Il colore è un affascinante, cristallino verde pastello. Al naso, immediate, le note di erbe di campo e di prato e l'oliva fresca e un che, mediterraneo, d'agrumi. E in fondo la mandorla appena raccolta e la mela croccante. Quel che t'aspetti dalla casaliva, insomma. E in bocca la pasta è fin da subito in equilibrio tra dolcezza e vena amarognola, che sostiene la conduzione insieme con una piccantezza garbata. Prevale poi qui la mela, finché a prenderle il posto, ma con lentezza, è la frutta secca.Due lieti faccini :-) :-)
Olio extravergine di oliva Monocultivar Fs17 2011 La Meridiana
Bel verde intenso. Al naso, marcate, le erbe di campo, e il tarassaco in particolare, freschissimo, e un che di carciofo crudo e l'oliva. La pasta è compatta, dapprima dolce, poi gradualmente virata verso l'amaro delle erbe campestri, poi intrisa di una sottilissima piccantezza. Il pomodoro verde, la lattuga, la nocciola raccolta in montagna. Rotolano a lungo in bocca, in perfetto equilibrio, il fruttato e l'erbaceo, e la stimolazione piccante li sorregge, lungamente. Gran bell'olio.Tre lieti faccini :-) :-) :-)
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