15 marzo 2012

Un Friulano, per favore

Angelo Peretti
Non sono mai stato e temo che difficilmente sarò un grande estimatore del Tocai. Pardon, del Friulano, perché Tocai è vietato da qualche anno in ossequio alle istanze ungheresi fatte proprie dall'Unione europea. Non è nelle mie corde sostanzialmente per tre motivi. Li dico in ordine sparso. Perché mi piacciono i bianchi longevi e il Tocai non le è (salvo eccezioni, ma sono, appunto, eccezioni). Perché in Friuli i bianchi sono un po' troppo alcolici. Perché il Tocai ha (quasi) sempre quella nota amara che non appartiene alla mia maniera di "sentire" il vino.
Qualche sera ha ho potuto assaggiarne alcuni, di Tocai del Friuli. Confermo: non sono vini che fanno per me, anche se qualcheduno l'ho trovato piuttosto interessante, e di certo mi sento di consigliarlo a chi voglia avvicinare il vitigno e il vino.
Collio Friulano 2010 Gianluca Anzelin
Ruspante. Ha la mandorla in bell'evidenza, e poi la noce e anche gli agrumi e la cannella. Bello, diretto, quasi sfacciato. La vena amara ammandorlata c'è, sul fondo, ma è compensata da intriganti, fascinose note saline. Pian piano, nel bicchiere, ecco poi la pesca gialla, perfino sciroppata.
Tre leti faccini :-) :-) :-)
Colli Orientali del Friuli Friulano Vigneto Storico 2010 Adriano Gigante
Ecco, la mandorla compare da subito all'olfatto. In bocca freschezza, ed è soprattutto questo il carattere che convince ed avvince, dando beva. Ancora tipicissima mandorla, ovviamente. E tanta frutta, gialla e bianca, e fiori essiccati e cenni perfino di zafferano, eleganti.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Colli Orientali del Friuli Friulano 2010 La Viarte
Scarico nel colore. Al naso è elegantemente floreale: fiorio bianchi, freschi ed essiccati. Fine. Sottile. La bocca invece, come per contrasto, è più ruvida, tesa, nervosa, a tratti lievemente salina. Un vino essenziale, quasi stilizzato, disegnato con la matita sulla carta.
Due lieti faccini :-) :-)

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