2 aprile 2009

Recioto della Valpolicella L'Eremita 2007 Cà Rugate

Angelo Peretti
Ci sono, nel mondo del vino e degli appassionati di vino, delle cose che proprio non capisco. Una è questa: come sia possibile che il Recioto della Valpolicella sia semisconosciuto. Anzi, quasi del tutto dimenticato, obliato. Mentre imperversa l'Amarone, che è di fatto il suo figlioccio.
Non riesco a comprendere come si faccia a non innamorarsi d'un vino come quest'Eremita. Fatto - dichiara il sito di Cà Rugate - con la corvina, la rondinella e un po' di corvinone. Uve appassite, ovvio.
Ha colore rubino profondo. Intenso e brillante.
Profumi netti e penetranti di piccol frutto ross'e nero. Frutto di bosco, intendo. Fruttino. E un che d'erbe officinali, anche.
E in bocca è sensazione uguale, e di più c'è la confettura, con un che di amarena. E la freschezza che tiene in equilibrio la dolcezza, ch'è ben presente.
E l'alcol non è troppo esposto.
Da bere a sorsi. Fresco. Possibilmente in due. E chi se n'importa, poi, del mondo?
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)

2 commenti:

  1. Secondo me è semisconosciuto anche perché mediamente si associa vino dolce = vino bianco.
    Oltre al fatto che l'amarone è stato così pompato da oscurare tutto il circondario...

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  2. E' uno dei Recioto della Valpolicella più tipici, a mio avviso. E siccome a farlo è anche - soprattutto - un grande produttore di Soave, questo la dice lunga su quanto i produttori della Valpolicella stiano perdendo la...bussola della produzione di questo vino!

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