Angelo Peretti
Ordunque, chi ancora ricordasse la piccola epopea del mio vinino, di cui scrissi un Elogio che ha fatto parlare abbastanza di sé sul web, e ne condividesse tuttora i contenuti - votati alla valorizzazione di quei vini che sono semplici ma per nulla banali, e che si bevono che è un piacere - be', sappia che questa Schiava dell'Alto Adige rientra perfettamente nella categoria. Un vinino, di quelli buoni.Del resto, che la Vernatsch di Gumphof sia tra quelle da tenere costantemente sott'occhio per gli amanti del genere è cosa nota.
Che beva che ha questo 2010! Fresco, speziatino e fruttatino come vuole una vera Schiava. Ha la fragolina, il ribes, un che di marasca.
Al naso l'ho trovato subito un po' chiuso - come talvolta accade per le Schiave - ma in breve s'è aperto verso il frutto.
Buono. Se capitate in Alto Adige, non perdetevelo.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Bene, bene: sono contento. Quando ne scrissi, proprio su Internetgourmet, a gennaio di quest'anno, mi compiacqui della qualità del vino e della bellezza dell'etichetta e lo annoverai proprio fra i "vinini".
RispondiEliminaParlavo, allora, dell'annata 2009. Oggi vedo che anche l'annata 2010 è all'altezza. Da comprare (tra l'altro prezzo molto interessante) e bere con piacere!
Mauro Pasquali
Speriamo di berlo assieme
RispondiEliminaVado in Val di Funes fra 2 settimane( quando tornerà il caldo ) lo cerco e me ne porto a casa; i vini altoatesini mi fanno impazzire appena aperta un Moscato Rosa ..con una Torta di grano saraceno ci va a nozze !
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