7 febbraio 2009

Zuan 2006 Borin

Angelo Peretti
Devo dire che a lasciarmi stupefatto, dopo aver tastato il vino, è stato veder la gradazione in etichetta. Dichiara 14 gradi e non te ne accorgi. Ed è una gran bella cosa, ché vuol dire che ha equilibrio. E a darglielo è quell'acidità rinfrescante che hai sentito in bocca e che sa conferire slancio al frutto, tanto, di questo rosso.
Rosso dei Colli Euganei, taglio bordolese in terra veneta. Da quelle parti, in collina euganea, i cabernet e il merlot ci son di casa. Frutto della ricerca, questo Zuan, del professor Gianni Borin e dei suoi figli. Ed è un bel vino: provare.
Leggo che lo si fa da vigne in fascia pedecollinare a Monticelli, comune d'Arquà Petrarca. Per metà è cabernet sauvignon, per il 35% franc e il resto merlot.
Ha naso proprio bordolese. Ma è quel bordoleggiare che parla dialetto veneto. Lo riconosci il cabernet delle terre che furon della Serenissima.
C'è prugna matura, cassis succoso, amarena fin che ne vuoi. E una vena boisée che in questo caso è delicata e non guasta.
In bocca di frutta ne ha di nuovo parecchia, e corrisponde. E quella vena acida le dà bella snellezza, ed è un piacere. La spezia pure è lì, intrigante.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)

2 commenti:

  1. Visto, confermato e sottoscritto. Quei Borin li tengo d'occhio da un po'.

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  2. Grazie Maurizio: la tua conferma mi fa molto piacere. Bella gente, tra l'altro, il professore e i suoi figli.

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