Angelo Peretti
E vai col vinino! Dopo che su InternetGourmet ho pubblicato l'Elogio del vinino (ossia il "Manifesto per la piacevolezza dei vini da bere") e poi anche gli Appunti per una estetica del vinino, della questione s'è parlato abbastanza sul web. Vediamo le ultime uscite in ordine di tempo.
Pubblica integralmente sia l'Elogio che gli Appunti sul suo wine blog Euthimya (sottotitolo: "prove tecniche di degustazione") Fabio Cimmino, che ringrazio per la diffusione data all'idea.
Sul sito dell'Associazione italiana sommelier, Franco Ziliani si chiede: "È forse il magnum il formato ideale per i vini... da bere?". E aggiunge: "Continua il dibattito lanciato sul sito InternetGourmet da Angelo Peretti sui 'vinini', ovvero i vini che senza per forza essere banali o elementari o monodimensionali, privilegiano l'aspetto piacevolezza e bevibilità sulla complessità e sul carattere 'dialettico', come diceva Veronelli". Spiegando che Giampiero Nadali, alias Aristide, ha proposto sul suo blog di imbottigliare i vinini addirittura in formato magnum.
Mi fa poi molto piacere che lo Studio Cru mi abbia addirittura dedicato una video intervista on line (è sul periodico on line di marketing e comunicazione enogastronomica iCru) sul tema "vinini vs vinoni": se volete, la potete vedere cliccando qui (tra l'altro, è in bianco e nero, e mi garba questo recupero del black'n'white nell'epoca del colore imperante). Nel presentare il video si dice: "Angelo Peretti (Internet Gourmet, ma anche molto altro) è il coniatore del termine vinino. In questa intervista ci spiega cos'è un vinino e perché sia da preferire a tanti vinoni. Un elogio ai vini facili da bere e da acquistare, a dispetto dei vini cosiddetti importanti, per i quali non si trova mai l'occasione giusta, le persone adatte, il cibo da accompagnare. Con il risultato di dimenticarli in cantina".
Usa il termine vinino anche Andrea Gori su Intravino, parlando della top 100 di Wine Spectator. Scrive: "Se non sapessimo che lo fanno apposta ci sarebbe da ridere. Non so voi ma la svolta populista di Wine Spectator a me fa riflettere. Dopo aver passato anni a pompare tannini e colori di ogni tipo, ecco che il trionfatore di quest’anno è un vinino americano da pochi dollari (27$!), il Columbia Crest Cabernet Sauvignon Columbia Valley Reserve".
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