Angelo Peretti.
Credo di essere tra i pochi che abbiano imparato una ricetta di cucina da un geografo. Uno che studia il territorio e le sue rappresentazioni, insomma. Il fatto è che Eugenio Turri - di lui parlo - era sì un grande geografo, un ambientalista convinto e anche uno scrittore d’ottima penna, ma a suo modo anche un custode delle tradizioni gastronomiche. Quelle di Verona, la sua terra.
È stato proprio lui - credo almeno una ventina d'anni fa - a raccontarmi un amarcord oleario - lui che veniva da famiglia oliandola, proprietaria di frantoi - con tanto di ricettina. Mi ricordava quel giorno il gusto dell’olio nuovo versato sul radicchio rosso, insaporito con acciughe a tocchettini ed appena un po’ d’aglio tritato finissimo.
Da allora, quella formula di cucina l'ho provata e proposta più volte, con successo. Magari togliendoci l'aglio, ché io non lo tollero: ma funziona comunque.
Ehi, è un po' una bagna cauda destrutturata! ;-P
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