Mario Plazio
Seconda puntata del viaggio in Borgogna in maggio.
Dopo Vincent Dauvissat, referenza a Chablis, eccomi ora al Domaine Maume, a Gevrey-Chambertin, piccolo produttore pressoché sconosciuto ma in possesso di vigne molto vecchie su alcuni dei più prestigiosi crus della Côte de Nuits. Poco interventista (forse più per pigrizia che per scelta) e fautore di uno stile classico senza forzature che porta a dei vini di una purezza imbarazzante. Dal più semplice Bourgogne al grand cru, tutte le bottiglie hanno un respiro e una “naturalità” che difficilmente mi è capitato di ritrovare altrove. I tannini sono lisci e setosi, i colori per niente carichi, e l’uso del legno è quasi sempre impercettibile. Cosa da non sottovalutare infine, i prezzi sono piuttosto accettabili.
Bourgogne Rouge 2008
Semplice, speziato e ben fatto, addirittura minerale e floreale. Merito delle vigne che hanno dai 25 ai 60 anni. Provato anche il 2002 che è in grande forma. Cosa volete di più da un generico?
Due faccini :-) :-)
Corton Charlemagne Grand Cru 2009
Un bianco assaggiato in un momento delicato e ancora prematuro. Il vino non ha ancora finito di fermentare, l’acidità è notevole e riesce a farsi strada anche tra gli zuccheri residui.
Due faccini ma da risentire, dovrebbe andare oltre :-) :-)
Gevrey-Chambertin 2008
Vino caratterizzato da una notevole mineralità, dalla mina di matita alla pietra. Poi ciliegia, mandorla e un frutto dolcissimo che continua su tannini quasi impalpabili. Finissimo.
Due faccini quasi tre :-) :-)
Gevrey-Chambertin Aux Etelois 2008
Stranamente esce il legno, anche se non nuovo. Questo disturba in un certo modo la degustazione di un vino per altro molto denso e fruttato, tutto profumato di ciliegia. Lungo e grasso.
Due faccini scarsi :-) :-)
Gevrey-Chambertin Premier Cru En Pallud 2008
Un vigneto in prossimità di un grand cru. L’impressione è di un vino più fermo ed austero, ma senza alcuna aggressività. Speziato, liquirizia, molto persistente. Inizio bocca con un bellissimo frutto e finale sul minerale con tannini rigidi ma fini. La vigna ha 75 anni.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Gevrey-Chambertin Premier Cru 2008
Assemblaggio di 3 vigne : Cherbaude, Perrière e Champeaux. Vigne di 40/60 anni. Uve rientrate a 14,6° naturali, 13,8 in bottiglia. L’assaggio da botti più nuove ha dato un vino che odora di minerale, rosa e carne, con una sensazione in bocca di maturità ma con una lunghezza non delle migliori. Le barriques più vecchie hanno prodotto invece un vino molto più sottile, sulla liquirizia e la cliliegia. L’insieme dei due dovrebbe dare un risultato finale particolarmente equilibrato.
Due faccini :-) :-)
Gevrey-Chambertin Premier Cru Lavaux Saint-Jacques 2008
Un premier cru che in realtà dovrebbe essere classificato come un grand cru , e che per questo spunta prezzi in linea con il prestigio del vigneto. Il vino deve ancora farsi, il potenziale è enorme. Grande spinta e tannini decisi se pur setosi. Lampone, agrumi e liquirizia compongono assieme ai fiori un bouquet variegato. Le barriques più nuove hanno fornito un liquido più carnoso e morbido con sfumature di cioccolato.
Tre faccini :-) :-) :-)
Charmes-Chambertin Grand Cru 2008
Inizialmente molto introverso e delicato, rivela aromi di ribes, terra e rosa. E poi anche ferro e pesca. Molto sensuale in virtù di una maturità davvero ottimale. Bocca in linea con il nome del cru, morbida e avvolgente, meno acida dei precedenti. Il vino più rotondo e seduttore della cantina, pronto prima del Mazis.
Due faccini e mezzo :-) :-)
Mazis-Chambertin Grand Cru 2008
All’opposto del precedente non si concede facilmente. E’ quello che ha più bisogno di evoluzione in bottiglia. La differenza si nota soprattutto in bocca dove la qualità della grana e la finezza e continuità delle sensazioni sono davvero ai massimi livelli.
Tre lieti faccini (e anche qualcosa di più) :-) :-) :-)
Ora alcuni "primi assaggi" del 2009
Gevrey-Chambertin Premier Cru 2009
Assemblaggio di tre parcelle. Rotondo, carnoso e facile ha meno dinamismo e lunghezza del 2008.
Un faccino e mezzo :-)
Gevrey-Chambertin Premier Cru Lavaux Saint-Jacques 2009
Il più fine. Bellissimo l’equilbrio tra maturità (più spinta che nel 2008) ed eleganza. Più sferico del solito dovrebbe comunque diventare un grande vino.
Due faccini e mezzo :-) :-)
Mazis-Chambertin Grand Cru 2009
Molto ridotto, frutto incredibilmente dolce con sotto una spinta e una potenza notevoli. Grande carica tannica, liquirizia e addirittura selvaggio nel suo incedere. Finale lungo e salino.
Tre faccini :-) :-) :-)
Per finire, un 2001.
Mazis-Chambertin Grand Cru 2001
Straordinario per purezza e finezza. Terra, tartufo e cassis. Il vino è in piena fase terziaria. Bocca sorprendente per coerenza, energia pura, rosa nel finale strepitoso. Non sono molti i vini in Borgogna a raggiungere questi livelli di finezza e territorialità. Un fuoriclasse.
Tre faccini (e molto di più) :-) :-) :-)
La terza puntata arriverà nei prossimi giorni: il viaggio arriva nel Domaine Ghislaine Barthot.
E' possibile sapere i prezzi F/C di questa azienda che non conosco???Grazie
RispondiEliminaProvo a girare la domanda a Mario Plazio, autore della cronaca
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