10 gennaio 2011

Fiano e Greco e la bellezza d'alcuni bianchi campani

Angelo Peretti
Fiano, Greco: opperbacco, che bel duo che mette in mostra la Campania per i bianchisti. E poi altro ancora, fra i bianchi. E dunque con un gruppo d'amici ho voluto stapparme un po' di bottiglie di bianchi campani, e ho trovato splendide conferme, come il mio amatissimo Fiano dei Colli di Lapio di Clelia Romano, e poi altri vini di grande carattere e talvolta grandissimo, e altri ancora che invece cedono a mode ormai fortunatamente in declino, e qualcheduno non del tutto definito, e ho anche trovato due bottiglie su undici (quasi il venti per cento, accidenti) che sapevano di tappo. E qui me le sento le obiezioni: "ma non è mica colpa del produttore se il vino sa di tappo, può capitare". E invece no, è almeno concorso di colpa, perché l'alternativa, ossia la capsula a vite, c'è, ed è quindi illogico che sia il consumatore - in questo caso il sottoscritto - a doverci rimettere i quattrini della bottiglia e la delusione del mancato assaggio. E dunque ho deciso: da ora in poi i vini che trovo che sanno di tappo li scrivo, vivaddìo. Ma questo, sia chiaro, è solo un inciso, un incidente di percorso. E di grandi bianchi in Campania ce n'è, oh, se ce n'è.
Qui di seguito i vini stappati, in ordine di apparizione, come si diceva nei film di una volta.
Fiano di Avellino Rocca del Principe 2007 Fabrizio Aurelia Al naso frutto giallo e bella vena minerale, e ugualmente in bocca. Succosa e fresca a tagliente e nervoso. Fiori, tiglio, calicante, sottile. Molto buono, e lungo. Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Fiano di Avellino Exultet 2007 Quintodecimo tappo (bottiglia lotto 3208)
Fiano Paestum Pietraincatenata 2007 Luigi Maffini Freschezza, frutto croccante. Albicocca, parecchia, matura. E pesca. Ma non va giù: quel rovere che avverto mi disturba, e dunque non è il vino per me, che gli dò un faccino soltanto (ma gli amanti del genere se lo segnino, questo Fiano della Peitraincatenata, ché è un un classico nella tipologia). Ripeto, un faccino, per me :-)
Fiano di Avellino Vigna della Congregazione 2008 Villa Diamante tappo (bottiglia lotto 10FA)
Catalò 2008 Sorrentino L'altro bianco, fatto con uva fuorilegge, la catalanesca, in via di riconoscimento, ma autoctona, vesuviana. Semplice apparentemente, e morbido, e però regge bene nel bicchiere, e tira fuori un frutto giallo croccante e livemente aromatico e ha spezia dolce. Si beve, ma forse è meglio da giovanissimo. Due faccini :-) :-)
Fiano di Avellino Colli di Lapio 2007 Clelia Romano Che dire: un fuoriclasse. Naso finissimo, elegante. Bocca tesa, croccante, minerale. E florealità, e freschezza, e sale. Strepitosamente fresco, montanaro, direi altoatesino nell'impostazione, e questa è la caratteristica che più mi piace di questo vino. Tre lieti faccini :-) :-) :-)
Fiano di Avellino Colli di Lapio 2008 Clelia Romano Wow! Diverso dall'altro, più denso di frutto, e mi piace si avverta la diversità dell'annata. Grandissimo già all'olfatto, con tutto quel frutto e quella mineralità. E in bocca è polpa, e freschezza. Ed è interminabile. Grande bianco, che congiunge idealmente, in fatto di stile, il sud e il nord. Tre lieti faccini :-) :-) :-)
Greco di Tufo Nova Serra 2007 Mastroberardino Buono, ma m'aspettavo un po' più di grinta, e comunque un vino ben fatto, di bella tensione. Un faccino e quasi due :-)
Greco di Tufo Vigna Cicogna 2009 Benito Ferrara Ullalà, che freschezza e che tensione! Bocca potente e tesa e personale. Pulitissimo, spettacolare. Da bere e ribere. Tre lieti faccini :-) :-) :-)
Greco di Tufo 2009 Dell'Angelo Mmh, non capisco questa riduzione. Si riscatta in bocca, con una rusticità che ne caratterizza la personalità. Bianco di buona tensione. Un faccino :-)
Campania Cupo 2007 Pietracupa Fiano in purezza, leggo. Salato, tesissimo, affilato. Grande bianco, che ha possibilità di notevole durata nel tempo. Naso da fieno, da fiori di montagna. Affumicato. Anice. Fine, elegante. Ha carattere, pienezza. Quasi arrogante. Ecco, è arrogantemente elegante. Tre lieti faccini :-) :-) :-)

3 commenti:

  1. Greco di Tufo 2009 Dell'Angelo Mmh, non capisco questa riduzione. Si riscatta in bocca, con una rusticità che ne caratterizza la personalità. Bianco di buona tensione. Un faccino :-)

    Condivido questa tua degustazione, ma ciò che mi ha lasciato basito è stato leggere in un blog/sito nostro amico, che gli è stato assegnato nientepopodimenochè : 98/100.
    Credo si sia trattato di un errore editoriale, a tal punto che l'ho rimarcato sul mio sito.
    Ciao
    Roberto Gatti

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  2. Mah, come ho scritto qualche giorno fa, "credo nella soggettività di giudizio dei recensori dei vini", per cui accetto la valutazione di Luciano Pignataro, ma anche, soggettivamente, non la condivido.

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  3. Non volevo nemmeno fare il nome, perchè è un amico ed una brava persona, ma sinceramente mi sembra che 98/100 sia roba di altri pianeti. Io l'ho degustato in due occasioni quel vino, ma non arriva a 89.
    Anch'io credo nella soggettività ma entro certi limiti, quando lo scarto si riduce a +- 3%
    Roberto Gatti

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