Mario Plazio
Terza puntata delle note di degustazione relative ai vini assaggiati all’edizione di Taranto di VinNatur, la rassegna dei “vini naturali”. Nelle prima due tranche mi sono dedicato all’Italia del sud ed ai vini delle isole italiane. Ora eccomi invece al nord-ovest, con un sestetto di vigneron della Liguria e del Piemonte.
Dalla Liguria presento le mie impressioni sui vini di Stefano Legnani e di Santa Caterina.
La pattuglia piemontese è rappresentata da Carussin, San Fereolo, Principiano e Cascina Roera (nella foto, un particolare del vigneto).
Nei prossimi giorni proseguirà su InternetGourmet il resoconto delle mie note di degustazione attraverso i vini del nord-est italiano, della Slovenia e della Francia.
Stefano Legnani (Liguria)
Ponte di Toi Vermentino 2008. Naso di canfora, macerato, tisana di erbe e limone. Bocca che nonostante i tannini resta insieme delicata e decisa. Intrigante, richiede disponibilità ed apertura. Bella acidità.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Ponte di Toi Vermentino 2008 Argilla Vittorii. Stesso vino, però filtrato con argilla. Risulta più educato e scontato, per quanto possa esserlo un vino così. Liquirizia e tè, ricorda certi friulani.
1 faccino e mezzo :-)
Ponte di Toi Vermentino 2009. Molto più estremo degli altri due, è però ravvivato da una grande mineralità, che ben si sposa con una bocca sorprendente per potenza ed eleganza. Lungo.
3 faccini :-) :-) :-)
Santa Caterina (Liguria)
Golfo dei Poeti Bianco 2009. Affinato su bucce e fecce fini è in piena riduzione. In bocca rivela un interessante potenziale e una notevole acidità.
2- faccini :-) :-)
Colli di Luni Vermentino Poggi Alti 2009. Esotico, agrumato, leggermente vivace in bocca, si rivela pimpante e spontaneo, facile da bere e delicato.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Colli di Luni Vermentino 2009. Versione senza macerazione sulle bucce. È ancora più delicato ed elegante, esprime molta sapidità e un bel frutto. Vinino!
2 faccini :-) :-)
Guncaro 2009. Tocai piuttosto standard e per me meno interessante.
Colli di Luni Rosso 2007. Sangiovese e canaiolo dalle note erbacee e speziate, fin troppo vegetale.
1 faccino :-)
Fontananera 2009. Ciliegiolo e merlot, abbastanza simile al precedente, ma dalla beva più gradevole.
1+ faccino :-)
Cascina Roera (Piemonte)
Le Aie Chardonnay 2009. Varietale e morbido.
1 faccino :-)
La Rovere 2008. Barbera senza legno, tipica e beverina di buona struttura.
1+ faccini :-)
Barbera Asti Superiore Cardin 2005. Da vigne vecchie, maturata in botti grandi. Frutto maturo, cacao, cuoio e spezie. Rotondo e morbido esibisce grande concentrazione anche se offuscata da note amare.
2 faccini :-) :-)
Barbera d’Asti Superiore Cardin Riserva 2006. Selezione delle uve migliori, prodotta solo in alcune annate. Fine, minerale e sapido, spezie fini, ricorda a tratti un Barolo. Al palato emerge il carattere della barbera, è cremoso e concentrato senza cadere nella confettura. Potente ed elegante.
3 faccini :-) :-) :-)
Carussin (Piemonte)
Barbera d’Asti Lia Vi 2009. Vinificata in cemento. Fragola e lampone, diretta e beverina, senza complicazioni inutili. Vinino!
2- faccini :-) :-)
Barbera d’Asti La Tranquilla 2008. Affinata in legno grande è una barbera che perde la spontaneità della precedente per guadagnare in profondità. Seria e ancora bisognosa di bottiglia.
2+ faccini :-) :-)
Moscato d’Asti Filari Corti 2009. Moscato ottenuto con rifermentazione naturale in bottiglia. Profuma di salvia e rosmarino, sembra di masticare gli acini dell’uva. Spontaneo e semplice. Ancora un vinino!
2 faccini :-) :-)
San Fereolo (Piemonte)
Dolcetto di Dogliani 2006. Ancora molto giovane, liquirizia, morbido e tannico. Potrebbe migliorare di molto.
2 faccini :-) :-)
Dolcetto di Dogliani 2005. Inizia a diventare più complesso, con un cenno di minerale, cera e china. Ancora austero ha tutto per diventare un gran bel vino.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Dolcetto di Dogliani 2004. Molto giovane ed austero, sembra ancora slegato nel rapporto tannini/acidità. L’annata è molto buona, anche questo ha bisogno di tempo.
2+ faccini :-) :-)
Dolcetto di Dogliani 2003. Naso caldo e macerato, liquirizia e erbe, bocca alcolica e piuttosto corta.
1 faccino e mezzo :-)
Dolcetto di Dogliani 2001. Vino in piena fase evolutiva, sottile, elegante, agrumato. Perfetto oggi, ma andrà ancora avanti.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Langhe Nebbiolo Il Provinciale 2005. Spezie e china, tannico ed aggressivo, finale leggermente asciugante.
1+ faccini :-)
Principiano (Piemonte)
Barolo Serralunga 2006. Minerale e speziato, impressiona più per la spinta che per la concentrazione. Sembra anzi leggermente diluito nel finale, verticale e tannico.
2+ faccini :-) :-)
Barolo Ravera 2007. Naso strepitoso di ferro, erbe e spezie. Rimane fine e complesso, con tannini più maturi. Ovviamente giovanissimo.
3 faccini :-) :-) :-)
Barolo Boscareto 2005. Più morbido e rotondo per l’apporto del legno. Nel finale però il carattere del terroir riesce a prevalere sulla parte più educata del rovere.
2 faccini :-) :-)
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