Era la prima volta che avevo modo di avvicinarla e di guardarle la bocca. Il gonfiore era sparito, ma si vedevano ancora i segni dei denti, piccole grinze blu sulle due labbra. Le toccai con le dita, erano molli e umide. Le baciai, piano, dei baci leggeri come non ne avevo mai dati. Restò con me per un'ora, fino al ritorno del greco. Non facemmo niente, solo stesi sul letto. Lei mi arruffava i capelli e guardava il soffitto, con l'aria pensierosa.
"Ti piace la torta di mirtilli?"
"Non so. Sì, penso di sì"
"Te la farò"
James M. Cain, "Il postino suona sempre due volte", Adelphi 2009
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