31 dicembre 2010

E adesso invidiatemi, io che bevo e tracanno i Bordeaux degli anni Sessanta

Angelo Peretti
Ormai da qualche anno, tra Natale e fine d'anno mi regalo, insieme ad un gruppo di amici, una bevuta - volevo dire degustazione, ma non è corretto: è esattamente una bevuta - di vecchi rossi di Bordeaux. Direte, vecchi quanto? Rispondo: quest'anno vecchi d'almeno quarantanni, ché abbiamo stappato roba degli anni Sessanta - dal 1964 al 1967 - e solo un "giovinetto" del 1970. E capisco che qualcuno obietti: ma quale bevuta? pensando che al massimo i vini di quell'età possano essere sopravvissuti, e non sia dunque possibile tracannarli. Tsè, illusi: I Bordeaux d'una volta invecchiano con nonchalance, e non solo se quelli d'oggidì, più concentrati, meno acidi, sapranno esprimere simile performance.
Li ho trovati, gli otto vini di cui lascio qualche nota qui sotto, integri nel colore - colore bordeaux, scarico -, qualcuno addirittura splendidamente brillante, e tutti succosi di frutto, e tutti freschissimi. E tutti strabevibili, accidenti. Al meno in forma avresti dato probabilmente una decina d'anni, mica quaranta e passa, e ai più aitanti potresti avergli dato un paio d'anni di bottiglia, al massimo cinque, ed è straordinario.
Beveteli, i vecchi Bordeaux.
Qui sotto, le mie note. Metto i miei faccini, e poi, nonostante non sia un fan del metodo centesimale, indico anche una mia valutazione in centesimi, ma giusto per dare il senso, per segnalare una scala interna di golosità. Sì, avete letto giusto: golosità.
Moulis 1964 Château Poujeaux In splendida forma, giovanissimo, floreale perfino, da subito, all'olfatto. Fruttino. In bocca un'acidità vibrante. Vino deliziosamente beverino: a quest'età! Giovane, giovanissimo. Alla lunga, esce la liquirizia. E resta elegante, fine, floreale e fruttato e grazioso, sì, grazioso, anche dopo più di un'ora di bicchiere. Poujeaux non tradisce mai.
92 centesimi e tre lieti faccini :-) :-) :-)
Pauillac 1964 Château Pedesclaux Al naso è ostico, chiuso, ritroso. Eppure c'è il carattere terroso di Pauillac, netto. Prugna. mora. E funghi secchi. Una freschezza notevole. Una mineralità che cresce di minuto in minuto. La liquirizia esplode in bocca. Poi esce la melagrana, la buccia di arancia rossa, il mandarino. Marasca asprigna. Foglia di geranio. Lunghezza fantastica. Grande.
95 centesimi e tre lieti faccini :-) :-) :-)
Saint Emilion 1966 Château La Fleur Pourret Ecco, una bottiglia così ti mette in difficoltà. Perché il vino è "sporcato" da un tappo che ha ceduto odore di secchezza e di legno, ma che pian piano si pulisce, e dunque devi pazientare. In bocca è teso, fresco, nervoso. Poi, pian piano si apre, si pulisce, ed esce il frutto e il carattere di Saint Emilion, e si beve volentieri.
89 centesimi e due faccini :-) :-)
Cotes Canon Fonsac 1966 Château Mazeris Bellevue Tartufo, terra nera bagnata, e poi cipria, antiteticamente, e lampone e ribes. In bocca è teso, polposetto, tannico, vibrante di freschezza, succoso di mora e mirtillo. Pepe, a tratti. Splendido fin da subito. Si apre sempre di più, e la melagrana e il fiore di geranio si rincorrono nel bicchiere. Diventa sempre più succoso. Che vino!
94 centesimi e tre lieti faccini :-) :-) :-)
Saint Emilion 1966 Château Saint-Georges Cote Pavie Fruttatissimo al naso: mora, ciliegia, prugna. E poi terra e funghi. In bocca è saldo, integro, fresco, terroso e frutatto e succoso e a tratti perfino officinale, balsamico e lunghissimo, ed è appena aperto! Poi, tabacco, sigaretta, fungo, tartufo. Mirtillo invitante. Vino infinito nella persistenza. Gran vino, da bere con gioiosa golosità.
96 centesimi e tre lieti faccini :-) :-) :-)
Saint Emilion Grand Cru Classe 1967 Château Balestard La Tonnelle Al naso un tripudio di fruttino, lampone, fragola, ciliegia, amarena, ribes, melagrana, marasca. In bocca è corrispondente. Freschissimo, acido, acidulo perfino. Giovane, scattante, nervoso, grintoso. Snello, bevibilissimo. Persistente. Se non avessi visto la bottiglia, se non l'avessi stappata tu, gli daresti una manciata d'anni appena.
90 centesimi e due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Saint Emilion 1967 Château Croque Michotte Liquirizia, immediatamente. Al naso e in bocca. E grande tannicità. E tensione e personalità. Certo, il frutto è poco in rilievo rispetto alle note terziarie, ma che carattere! Canfora, poi, al naso. Salato, succoso, vibrante. Emerge la violetta. Accidenti, che bravi in un'annata così. Vibrante, ecco, è vibrante. E un'infinità di liquirizia.
90 centesimi e due faccini :-) :-)
Montagne Saint Emilion 1970 Château Montaiguillon Carne secca, frutta rossa. Bocca tesa, vibrante di acidità. Buona tannicità. Mora, subito, netta. Pepatino. Integro, scattante. Piccolo, ma santo cielo, si beve! Col tempo esce la melagrana, e tracce di mandarino. Nuance di menta e liquirizia. Bella tenuta, per un'appellation così piccolina.
87 centesimi e due faccini :-) :-)
Aggiungo un post scriptum: la foto che vedete qui di sopra l'ha scattata Enrico Lucarini, che ringrazio, e mostra le bottiglie stappate (e, che dite, gli chiedo di nuovo di fare una sua rubrichetta di foto qui su InternetGourmet?).

4 commenti:

  1. sciagurato, organizzi una cosa del genere e non mi fai nemmeno un fischio?
    Questa me la lego al dito...
    cari saluti e auguri!

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  2. Opps!
    Auguri a te, e alla prossima, che potrebbe essere ancora più - come dire - estrema: gli anni Cinquanta.

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  3. Mi sono fatto lo stesso regalo,amando Bordeaux,caro Angelo.
    Dobbiamo ricordarci più spesso di sentirci,per qualche bevuta,a Verona o a Bassano.
    Qui sotto la linea liquida:
    Chateau de Chevalier Blanc 1994

    Sociando Mallet 1989
    Chasse Speen 1989

    Gran puy Lacoste 1990
    Troplong Mondot 1990

    Leoville Les Cases 1986
    Cos D'Estournel 1986

    Haut Brion 1988
    Latour 1975

    Yquem '99

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  4. eh si ! C'ero anchio , fantastica serata ...con questi vini non ci si può banalmente limitare a dire " questo mi piace , quello un pò meno ..." , è un esperienza unica . La serata ha voluto che tutti questi vini fossero integri , apprezzare il fascino di uno piuttosto che di un'altro è stato emozionante. Se ogni fine anno venisse chiuso in questo modo ci farei la firma . Grazie ad Angelo e alla bellissima compagnia di amici appassionati di vino ...indimenticabile serata.

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