4 giugno 2010

Boisson Rouge Émile Hérédia

Angelo Peretti
Sissignori, solo in Francia si permettono di fare vini del genere. Fuori dalle regole. Completamente. Orgogliosamente. Vini da tavola che si fanno un baffo di ogni canone. Mica hanno i nostri pregiudizi. E poi c'è chi ha il coraggio di dire che sono loro a tirarsela...
Eccolo qui, il Boisson Rouge, la Bevanda Rossa, che si fa gioco, sberleffo già dall'intitolazione. Bevanda, mica vino. E mette in etichetta - una delle più belle etichette da vino che abbia sin qui visto - un Poisson, un pesce, scherzando dunque col Boisson. Ed è rouge, rosso, anche il pesciolino. Divertente.
Divertente, scherzoso, giocoso t'aspetti dunque anche il vino. E non ti tradisce, assolutamente, dal lato della giocosità.
Viene dal Vendômois, la zona di Vendôme, Loira centrosettentrionale. Fatto con un'uva più tipica del Beaujolais: il gamay.
Un vin rouge pétillant demi-sec, un vino rosso frizzante amabile. Vino da tavola. Tappato - udite, udite! - col tappo a corona. Da noi ci sarebbe chi grida allo scandalo anche solo per questo. Di là non ci si formalizza: si guarda al contenuto.
Autore Émile Hérédia, vigneron. Metodo ancestrale.
Da servire fresco, molto: raccomandano che sia intorno ai dieci gradi. Consiglio di cucina: antipasti all'italiana. Proprio così (e in effetti, coi salumi ne butti giù un bicchiere dietro l'altro).
Com'è? Strano. Curioso. Spiazzante. Posso dirlo? Piacevolmente ruffiano.
Appena versato fa una spuma alta e fittissima, dal color cerasuolo.
Il colore è quello tipico del gamay, un rubino non carichissimo.
Al naso, l'amarena.
In bocca, l'amarena.
Ecco, sì, una bibita all'amarena, questo è il Boisson Rouge. Una bella bibita. Dolcina il giusto, spumosa il giusto, godibile il giusto. Ma con un carattere mica da poco. E fa 12 gradi (qui non scherza).
Direte: un Lambrusco amabile, dunque. Mmh, in qualche maniera ci siete vicini. Ma dovreste provare per sentirne la bevibilissima grazia.
Ecco, ti lascia basito, un vino così. Completamente fuori dai canoni.
Solo in Francia se lo possono permettere. E ne sono orgogliosi, accidenti.
A proposito: tanto orgogliosi che in enoteca lo mettono in vendita intorno ai 13 euro.
Due lieti faccini :-) :-)

4 commenti:

  1. Se devo spendere 13€ divento orgoglioso anche io, mi tengo in tasca una banconota da 5€ e bevo un buon lambrusco...

    RispondiElimina
  2. Opinione rispettabilissima. Prima però bisognerebbe provare l'uno e l'altro e verificare se davvero non vi sia uno scarto significativo tra un vino così e un buon Lambrusco. Per me, lo scarto c'è. E lo dice uno che beve molto volentieri un Lambrusco.

    RispondiElimina
  3. Hai ragione, anzi, proverò. Ma rimango dell'idea che uno dei pregi di vini come il lambrusco e questo Boisson Rouge siano i prezzi abbordabili anche per bottiglie di eccellenza, e francamente 13€ non sono pochi (per un lambrusco...).
    (Pensandoci bene se andiamo a prendere alcune produzioni artigianali e di qualità di Lambrusco i prezzi non sono molto più bassi)
    A presto!

    Gabriele

    RispondiElimina
  4. Esatto: anche un buon Lambrusco in enoteca a volte non costa molto meno di 13 euro.
    A presto.

    RispondiElimina