11 luglio 2009

Far l'amore nelle vigne

Angelo Peretti
Il brano è Due Mondi. L'album Anima Latina. Lucio Battisti. Dice: "Voglio te, una vita. Far l'amore nelle vigne". M'è venuto in mente leggendo l'ultimo numero di Decanter, "the world's best wine magazine", la miglior rivista di vino al mondo, come s'autodefinisce. Sul numero d'agosto, appena arrivato, c'è un servizio piuttosto curioso. Firma Margaret Rand. S'intitola "40 things every wine lover should do", le quaranta cose che ogni appassionato di vino dovrebbe fare. Al quinto posto: far l'amore in un vigneto.
Una considerazione: mi piace che una delle testate che fanno tendenza nel mondo del vino cominci a non prendersi sempre e per forza sul serio. Il vino è anche divertimento. Sennò diventa una qualsiasi, barbosa porzione dello scibile.
Ora, così per gioco, vorrei riprendere le prime dieci di quelle quaranta cose.
1. Imparare a usare il decanter.
Dice Decanter (il giornale): non dovete decantare solo per questioni pratiche: i bianchi e i rosé sono affascinanti nei decanter.
Dico io: verissimo, ma siamo sempre di corsa. Ed è un peccato. Comunque, se siete tra quelli che non sopportano la solforosa nei bianchi giovani, prendetevi una bacinella, riempitela di ghiaccio e poggiate sui ghiaccioli il decanter riempito col vostro vin bianco giovinetto. Il ghiaccio lo mantiene freddo, la pancia del decanter aiuta la solforsa a disperdersi.
2. Comprare qualche bicchiere Riedel di vetro soffiato (e farne cadere uno).
Dice Decanter: i bicchieri Riedel aiutano davvero il vino ad esprimersi. Ma sono cari. E una volta ve ne rompono uno, un'altra ve ne cade un altro, e allora cominciate a chiedervi se non possiate trovare qualcosa di più economico. Potete.
Dico io: a me piacciono i Rastal della linea Harmony. Sono eleganti, pratici, maneggevoli. E soprattutto costano poco e sono (quasi) indistruttibili.
3. Sposare un vignaiolo (una vignaiola).
Dice Decanter: anche loro si devono sposare. Ma vi deve piacere vivere in campagna, perfino in febbraio, e non dovete aver problemi a svegliarvi presto.
Dico io: sono sposato con un'insegnante, e credo mi solleverebbe qualche obiezione.
4. Bere vino del vostro anno di nascita.
Dice Decanter: provate a esser nati in una grande annata. Chiunque sia oltre i 40 dovrebbe prendere in considerazione i Bordeaux, il Porto, i Sauternes, i Vouvray dolci o i Riesling tedeschi.
Dico io: da questo punto di vista, ho avuto una certa fortuna a nascere nel '59. Buona annata in Francia e in Germania. E infatti non è poi così raro che riesca a stappare Bordeaux e Riesling del mio anno.
5. Far l'amore in un vigneto.
Dice Decanter: per forza furtivamente e di notte, in un famoso vigneto. Alcuni sono più adatti di altri. Quelli tedeschi possono essere pericolosi con le loro pendenze, quelli di Chateauneuf-du-Pape troppo scomodi con tutte quelle pietre. Gli angoli più riparati della Côte d'Or possono essere una buona soluzione.
Dico io: e con l'umidità notturna dei vigneti come la mettiamo? Perché no in piedi, addossati a un antico muro di cinta d'un brolo veronese o d'un clos borgognone?
6. Cenare a foie gras e Château d'Yquem.
Dice Decanter: è la più sublime combinazione di cibo e vino che esista.
Dico io: bisognerebbe aver sposato una vignaiola ricca (vedi punto 3).
7. Bere un grande Bordeaux in un bicchiere di plastica con del cibo preso in un takeaway.
Dice Decanter: ok, già fatto. Ma potreste fare un ironico omaggio al film Sideways.
Dico io: adoro Champagne e patatine fritte (di quelle in busta).
8. Visitare Vega Sicilia
Dice Decanter: è come Fort Knox, non accettano visitatori, perfino i commercianti di vino vengono rifiutati.
Dico io: e anche berseli, i vini di Vega Sicilia, non è così facile (vedi punto 6, che rimanda al punto 3).
9. Bere un Madeira di quando Maria Antonietta era sul trono di Francia (o almeno di quando Vittoria era sul trono britannico).
Dice Decanter: ci potrebbe essere un'altra connessione più immediata ed emozionante col passato?
Dico io: segnarsi di cominciare ad avvicinare il mondo dei Madeira.
10. Raccogliere fossili in un vigneto grand cru di Chablis.
Dice Decanter: il posto ne è pieno.
Dico io: so che è una bestemmia, ma faccio fatica a bere chardonnay.

2 commenti:

  1. sempre un bel momento quello che passo in tua lettura
    e mi istruisco, con qualche risata
    ho voglia di una serata promessa al Kus o in zona
    ho paura che per il '48 non ci sia più niente però ...
    un abbraccio Ambra

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  2. ..... punto 5. ..... ma chi dei due sta contro il muro di cinta fatto di sassi del brolo veronese oppure borgognone ????
    .... Sai di che colore potresti ritrovarti il .... il giorno dopo ??!!??
    Una vignaiola gardesana...... ( una L ti aiuta ?? )

    Bellissimi i tuoi bocconcini caro Angelo, un sorriso spunta d'istinto leggendo tra le righe.
    A presto, un abbraccio

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