19 luglio 2009

Guida poco che devi bere

Angelo Peretti
Ecco, se ragionare non si può, allora usiamo l'arma dell'ironia. Ed è davvero ironico e irriverente il cartellone ideato e fatto installare dai patron dell’agriturismo Casa Scaparone, una "osteria agricola" dalle parti di Alba, nel Cuneese. Dice: "Guida poco che devi bere". Rovesciando, scarnificando il tormentone probizionista del "se bevi non guidi".
Ben fatto, per la miseria, ben fatto!
Leggo che Oscar Farinetti, l'uomo che ha inventato Eataly, avrebbe detto che "è un'idea geniale". Condivido.
Dunque avanti con la battaglia dello sberleffo: sotto a chi tocca, e largo alla creatività. Ribelliamoci con un sorriso.
Ripeto: se non si può ragionare seriamente nei pubblici consessi, ché oggi domina la fobia proibizionista, e se dici che quello 0,5 è insensato, allora seppelliamola davvero con una risata, l'assurdità dell'alcoltest, figlia di quell'ideologia della "tolleranza zero" che massacra una cultura e un'economia.
Perché è chiaro che chi cerca lo sballo non gliene frega proprio un fico secco di alcun limite. E chi invece beveva - e con moderazione - per il sano piacere dello stare a tavola, oggi ha paura. Ma instaurare un clima di paura non è civiltà.

3 commenti:

  1. Il vino fa bene al cervello che ha un metabolismo diverso da quello del fegato . Il cervello riesce a trasformare il poco alcool che e nel vino in glucosio ed accellera la produzion di Dopammina rendendo piu allegri e soddisfatti e sinceri , una impagabile sensazione per esistere nella vita e resistere alle sue difficolta'. Paolo manzelli
    http://nutrigen-kic.ning.com/forum/topics/nutrigenomics-knowledge
    pmanzelli@gmail.com , www.egocreanet.it
    www.edscuola.it/lre.html

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  2. Il vino fa bene al cervello che ha un metabolismo diverso da quello del fegato . Il cervello riesce a trasformare il poco alcool che e nel vino in glucosio ed accellera la produzione di Dopammina rendendo piu allegri e soddisfatti e sinceri , una impagabile sensazione per esistere nella vita e resistere alle sue difficolta'. Paolo manzelli
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