Angelo Peretti
Non c'è più religione. E non mi riferisco alla questione della società contemporanea desacralizzata - materia da sociologi - o alla crisi delle vocazioni lamentata dalle ecclesie. Nossignori: molto, molto più laicamente dico che non c'è più quel senso di misteriosa, quasi messianica attesa che precedeva la rivelazione - epifanica - dei tre bicchieri della guida del Gambero Rosso, fino all'anno passato coprodotta con Slow Food, ed ora stand alone. Roba che i produttori erano come i bimbetti la vigilia di santa Lucia (o di Natale, o del santo che di regione in regione porta i doni), ed attendevano ansiosi l'alba del giorno della fatica proclamazione dei tribicchierati. Fino a quel momento, la lista restava secretata. Pochi rumors. Quasi nessun'anticipazione. Rare fughe di notizie. Top secret.
Solo l'anno passato, sullo stile della top 100 di Wine Spectator, ci fu un count down regionale, e dunque ogni giorno si disvelavano gli eletti d'una singola regione, creando una sorta di effetto tormentone, come nella pubblicità. Quest'anno, invece, libera uscita. E dunque ecco che gli assegnatari del premio si sono scatenati, ricevuta la segnalazione, ad annunciare al mondo il proprio gaudio. In ordine sparso: email, sms, facebook, telefono. Penso anche twitter, ma io non ce l'ho, almeno quello.
Vabbé, la cosa può anche significare un certo ritorno d'interese per il Gambero, ché la moltiplicazione mediatica è garantita. Ma a me è parso d'essere rimbalzato nella concitazione dei giorni pre Vinitaly, quando la casella di posta elettronica è invasa dai comunicati stampa, e finisci per schiacciare a raffica il tasto canc, ché non hai mica tempo di guardarle, tutte quelle cose.
Infatti ecco ora arrivare da un paio di giorni da ogni dove festosi proclami di vittoria. Tremo: se i tre bicchieri saranno sui trecento e passa come l'anno scorso, l'intasamento in queste ore è assicurato. Ti prego, direttore Cernilli, torniamo alla lista unica: un po' di suspense non guasta, alla guida e anche alle caselle di posta elettronica.
Condivido in pieno, ora i produttori che tengono la notizia per sé si sentono defraudati da quelli che la mettono in giro prima. Non c'è nemmeno la suspence... così non va.
RispondiEliminaDoc Savino
Già, e così è un proliferare di informazioni che propongono alla fine un quadro deformato. Preferivo la vecchia maniera
RispondiEliminaCosì almeno per il Soave sappiamo di cosa si sta parlando, questi sono i tre bicchieri assegnati quest'anno. Lo dice il Consorzio che è stato il più veloce a diffornderli.
RispondiEliminaSoave Classico Doc “Monte Fiorentine” 2008 – Ca’ Rugate
Soave Classico Doc “Salvarenza” 2007 – Gini
Soave Classico Doc “Campo Vulcano” 2008 – I Campi
Soave Classico Superiore Docg “Monte di Fice” 2007 – I Stefanini
Soave Classico Doc “Monte Grande” 2008 – Prà Graziano
Soave Classico Doc “Monte Carbonare” 2008 – Suavia
Soave Superiore Docg “Vigneto Il Casale” 2008 – Vicentini Agostino
Soave Classico Doc “Calvarino” 2007 – Leonildo Pieropan
Recioto di Soave Docg “La Perlara” 2007 – Ca’ Rugate
Complimenti ai produttori e complimenti al bis di ca Rugate che ha tra l'altro il merito di sdoganare finalmente un Recioto "tristellato" anzi tri bicchierato.
Alberto Tonello
No, Alberto, il Consorzio non è stato "il più veloce" a diffonderli, perché prima del comunicato del Consorzio è arrivato quello di alcuni produttori: sul mio telefonino già da giovedì han cominciato ad arrivare gli sms! Nel calcolo delle info ho dimenticato di inserire quelle diffuse, appunto, dagli enti consortili, il che porta il mio calcolo a ben oltre quota trecento, accidenti! Peggio di Vinitaly, davvero.
RispondiEliminaConcordo pienamente con te, Angelo.
RispondiEliminaQualche giorno fa, Jancis Robinson, wine writer britannica, nel suo sito faceva commentare le anticipazioni sui Tre Bicchieri attribuendo agli scettici la sensazione di una campagna orchestrata dal Gambero Rosso e Winenews.it, per cercare di creare "momentum" in attesa dell'uscita della guida.
Staremo a vedere.
@Angelo,
RispondiEliminavabbè ok, intendevo il più veloce a diramare tutti i tre bicchieri del Soave assieme, i produttori ne scrivono di cose... Piuttosto niente da dire sul Recioto che finalmente prende il massimo dei voti e sulla big performance di Ca'Rugate che porta a casa un incredibile bis?
Alberto, Cà Rugate meritava il doppio tre bicchieri già da qualche anno, e soprattutto li meritava quando i tre bicchieri erano meno inflazionati di oggi. Detto questo, sia in passato che a maggior ragione oggi non ho commentato e non commento finché non leggo la guida e non assaggio personalmente il vino: faccio già così fatica a fidarmi di me stesso...
RispondiElimina