Mario Plazio
Beaujolais proveniente da un parcella particolare all’interno del cru Morgon. Il terreno è di scisti e conferisce un sentore minerale ai vini. Le vigne hanno almeno 50 anni di età.
Burgaud è poco interventista e ama lasciare il vino libero di esprimersi, pur senza rivendicare nessuna scuola di pensiero.
Colore abbastanza denso per un gamay.
Naso in evoluzione con ricordi di composta di ciliegia, chiodo di garofano e fiori. L’annata siccitosa si intuisce dagli aromi di frutta secca.
Bocca in bilico tra la gentilezza del frutto e una acidità sostenuta. I tannini sono leggermente in evidenza e richiamano l’abbinamento con un piatto appropriato. Dopo qualche minuto fa capolino anche la tipica mineralità del cru.
È più alcolico di altre versioni, segno della annata, anche se mantiene la leggiadria dei migliori gamay. Per essere ancora più grande avrebbe bisogno di maggiore continuità e di tannini più rotondi.
Per il momento (si far per dire) ci accontentiamo.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
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