Angelo Peretti
Incomincio l'approfondimento di alcuni dei vini provati alla decima edizione di Vinea Tirolensis, la degustazione della Freie Weinbauern Südtirol, i Vignaioli dell’Alto Adige.
Inizio dai Kerner, la tipologia che più mi ha affascinato. In Val d'Isarco mi pare proprio si sia imboccata una strada nuova, che guarda con decisione alla freschezza, alla snellezza. Sembra facile, ma non è, in una zona dove anche i bianchi tendono ad avere elevate gradazioni. Ma la quadratura del cerchio è possibile. O almeno sembra esserlo stato da parte di alcuni nell'annata 2008.
La formula descrittiva è quella di 100 battute al massimo per ciascun vino.
Valle d'Isarco Kerner 2008 Manfred Nössing
Eleganza e carattere. Al naso fiori ed erbe officinali. Fresco, salato. Finale asciutto. Geniale.
Tre faccini :-) :-) :-)
Valle d'Isarco Kerner 2008 Strasserhof
Salvia e ortica all’olfatto. Bocca succosa di frutto giallo, eppure snella. Bel finale asciutto.
Tre faccini :-) :-) :-)
Valle d'Isarco Kerner 2008 Taschlerhof
Foglia di pomodoro, erba limoncella. Asciuttissimo finale. Nervoso. Gioca sulla potenza espressiva.
Due faccini e quasi tre faccini :-) :-)
Valle d'Isarco Kerner 2008 Radoar
Quasi un bianco di stile tedesco, fra dolcezza aromatica e freschezza. Notevole lunghezza. Atipico.
Due faccini :-) :-)
Valle d'Isarco Kerner 2008 Villscheiderhof
Floreale, vene di salvia. Bocca vibrante di freschezza. Cede un po’ come definizione nel finale.
Un faccino :-)
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