Angelo Peretti
Sono un fan del Moscato d'Asti. Quello che gioca le sue carte sulle note della florealità e del frutto, mica sulla dolcezza. Quello che porge una freschezza vibrante e un'effervescenza cremosa.
Ne ho trovato uno che ho molto gradito sul tavolo d'un ristorante piemontese: il Moscato d'Asti Lumine di Ca' d'Gal. Da sei ettari e mezzo di vigne - leggo sul sito internet dell'azienda - d'età fra i venti e i trentacinque anni. A rese contenute.
Il vino è gioioso e giocherellone.
I fiori di tiglio, la pesca bianca, la mela croccante li trovi all'olfatto e al gusto.
La vena di dolcezza è calibrata. E tenuta in equilibrio dall'acidità.
Buona la persistenza.
Piacevole.
Due lieti faccini :-) :-)
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