Il sindaco Tìndaro Dedomini una matina s'affacciò dal finestrone e si rivolse alla genti che addimannava pani, parlò a longo, chiamò a tutti "fratelli", si fece viniri le lagrime agli occhi per le sofferenze che i suoi concittadini pativano. Doppo, siccome sò mogliere da un quarto d'ora lo tirava per la giacchetta, salutò i montelusani e si andò a sbafare un capretto al forno che era in tavola, appunto, da un quarto d'ora.
Andrea Camilleri, "Il re di Girgenti", Sellerio 2001
Nessun commento:
Posta un commento