Aveva accettato il suo invito perché l'aveva detto a Mattia e perché, adesso ne era sicura, non ci sarebbe mai stato per lei nulla di più simile all'amore di ciò che poteva trovare lì.
Fabio aprì il frigo e da un panetto di burro tagliò un pezzo che secondo Alice era di almeno ottanta-novanta grammi. Lo buttò nella padella per mantecare il risotto e quello si sciolse, liberando tutti i suoi grasso saturi e animali. Spense la fiamma e girò il risotto con un cucchiaio di legno, per un paio di minuti ancora.
"Ci siamo" disse.
Paolo Giordano, "La solitudine dei numeri primi", Mondadori 2008
Nessun commento:
Posta un commento