Angelo Peretti
Oh, caspita, non le
avevo ancora viste. Poi una sera che tornavo a casa in treno e non
avevo voglia di leggere cose troppo seriose e men che meno star lì a
cianciare col telefonino, ho fatto incetta di riviste in edicola, e tra
le riviste ho preso anche Amica, che aveva un allegato dedicato alle
sfilate delle collezioni primavera estate (moda) del 2012 e
sull'allegato c'erano ben sei pagine pubblicitarie della Moët & Chandon con le foto di Scarlett Johansson. Volete che vi dica? Se la mega maison champagnista voleva darsi un'immagine glamour, be', ci è proprio riuscita.
In
particolare, mi strapiace quella foto dove l'attrice è sulla scala e
tiene appoggiata alla gamba un magnum di Champagne e la scala è addosso a
una gigantesca colonna di flûte, vuote. E lei è in abito azzurrino
cielo e sullo sfondo uno specchio monumentale e il tutto in una sala
elegantissima (se non ho capito male, è il Trianon, la residenza
costruita da Moët Jean-Rémy tra il 1805 e il 1817, a Epernay). Be', sì, è
glamour. E pazienza se ci sono le flûte, che odio: mica devo berci
dentro le bollicine, accidenti! Quelle son lì per far scena, e la fanno
bene.
Si dirà: bella forza, con tutti i quattrini che hanno quelli
della Moët & Chandon, capaci tutti. Nossignori, mica capaci tutti,
perché d'aziende che investono fior di denari nell'advertising ce n'è un
sacco, ma il risultato stavolta è davvero notevole.
Merito di Scarlett Johansson? Mah, credo sia merito soprattutto di Tim Walker, il fotografo che ha firmato la campagna.
La morale di tutto questo? Boh, che morale volete che ci sia? È glamour, ed è ben fatto. That's all.
Ah, no, invece la morale c'è: se dovete far pubblicità, affidatevi e dei professionisti, che è meglio.
Infatti quell'indecenza del Prosecco in lattina lo pubblicizzavano tramite Paris Hilton.....
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