15 gennaio 2012

Mesceva continuamente

Mi fece bere, quella sera, una quantità enorme di vino. Mesceva continuamente e beveva per primo obbligandomi, per rispetto, a fare altrettanto. Pur essendo riuscito a bere un terzo di quel che aveva bevuto lui, mi alzai con la testa che pareva un alveare, meravigliandomi con me stesso dell'equilibrio che riuscivo, o che credevo di riuscire a mantenere nel camminare. Lui era impassibile e freddo come se avesse bevuto caffè e latte, sicuro di sé e ben orientato, sebbene vedesse pochissimo, e neppure dove metteva i piedi, a causa di un glaucoma che gli appannava gli occhi.
Piero Chiara, "Il patrizio di Pfaffikon" in "L'uovo al cianuro e altre storie", Mondadori 1979

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