Mario Plazio
Una coppia di produttori appartenenti alla categoria dei "naturalisti". Niente pesticidi in vigna, molta attenzione alle piante, niente lieviti e pochissima o nulla solforosa a seconda della cuvée.
Questo cru di Burgueil, nel cuore rossista della Loira, rende bene fin dal nome l’idea del vino che troveremo in bottiglia. Si sente appunto il minerale, il sasso, il catrame. Una leggiadra nota vegetale, tipica della varietà (il cabernet franc) resta molto delicata in sottofondo. A tratti esce un aroma di pietra focaia che potrebbe far pensare più a un bianco che a un rosso.
Splendida la bocca, setosa, tutta confettura di fragola, pesca e viola. E poi l’acidità, quella che mi fa tanto amare bianchi e rossi di questa zona della Francia. Lungo vivo e dinamico, termina sul tartufo, sui fiori e su una ampia balsamicità.
Tutta la sottigliezza e la piacevolezza che amo ritrovare nei grandi vini.
Tre faccini :-) :-) :-)
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