4 giugno 2011

Un po' di Champagne

Angelo Peretti
Allora: mettiamo che ci si trovi in una dozzina di persone sedute intorno a un tavolo, e che fra i dodici ci sia un giovanissimo vigneron dello Champagne, dalle mie parti per uno stage, e che si decida di stappare Champagne, compresi un paio di suoi, e che alla fine se ne stappino dodici. Ecco, è esattamente quel che è successo qualche sera fa. E non è stato niente male.
Il giovinotto in questione è Brice Lejeune, figlio di Luc, piccolo produttore, appunto, di Champagne a - mi pare - Villers-Marmery. E devo dire che le sue bollicine non sono niente male: per me, soprattutto il base, che comprerei subito.
Adesso, qui di sotto, dico brevemente cosa s'è bevuto e qual è stato il parere mio e del gruppo che ha bevuto con me: ho chiesto di dare un voto da 1 a 10 a ciascun vino, basandosi esclusivamente sulla piacevolezza, e riporto il giudizio medio che n'è uscito. Aggiungo solo un'opinione comune dei presenti, banale fin che si vuole, ma condivisa: la finezza delle bolle champagniste è inarrivabile.
Champagne Brut Selection Thierry Massin. Vino dall'eccellente rapporto qualità-prezzo. Perfetto per un aperitivo disimpegnato. Per me, è da due lieti faccini. La media decimale dice 7,92.
Champagne Brut Réserve Michel Furdyna. Lo bevo e lo strabevo e continua a piacermi. Ed è piaciuto anche agli altri. Per di più, non costa molto. Tre faccini e media decimale a 8,73, il top della serata.
Champagne Brut Lacourte-Godbillon.  In bocca si batte bene (e del resto è un coup de coeur della Guida Hachette), ma al naso non è piaciuto invece altrettanto. Peccato. Voto medio a quota 6,38.
Champagne Brut Premier Cru Lejeune. Mica per ossequio al nostro giovane ospite, ma 'sto Champagne è piaciuto: godibilissima mela croccante e succosa. Tre faccini per me, media 8,38.
Champagne Brut Premier Cru Grande Réserve Lejeune. Sarà che non amo il solo chardonnay, ma ho preferito il base, e come me, in genere, i presenti. Comunque, bel vino. Due faccini e 7,85 medi.
Champagne Blanc de Blanc Cuvée du Melomane Herbert Beaufort. Polvere da sparo, canna di fucile: il naso ne è segnato. Chardonnay ben lavorato, ma un po' ostico. Giudizio medio 5,58.
Champagne Extra Brut V.ve Fourny et Fils.  Per me, un gran bel vino, teso, nervoso. Ma non tutti sono stati del mio avviso. Per quel che mi riguarda: tre faccini. La media decimale dice 7,92.
Champagne Extra Brut Fallet Prevostat. Uno Champagne mitico. Al naso è rusticotto, ma in bocca è poesia. Solo che la poesia non piace a tutti. Per me, tre faccini e applausi. Per la media 7,96.
Champagne Blanc de Blanc Gran Cru Brut Herbert Private Didier Herbert. Giusto per smentirmi, ecco uno chardonnay che mi piace. Per me: tre faccini. Per i presenti: 7,85. Per la Hachette: coup de coeur.
Champagne Brut Selection Olivier et Bertrand Bouvret. Altro coup de coeur della Hachette, ma questo mi ha impressionato meno. Comunque buono. Due faccini e media a quota 7,31.
Champagne Blanc de Blanc Brut Le Mont Aigu Gran Cru Jack Legras. La prima volta che l'ho bevuto, m'era piaciuto molto. Stavolta meno, e così pure agli altri. Un faccino ampio e 7,12 di media.
Champagne Blanc de Noirs Brut Roses de Jeanne. Seconda volta che lo bevo e seconda volta che mi strapiace. Grandissima tensione, croccatezza, frutto. Tre faccini. La media è a quota 7,73.

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