Mario Plazio
Pinot nero didattico da un giovane produttore che lavora in biodinamica.
Naso piacevolmente vegetale, floreale e speziato.
Bocca svelta e lineare, priva di complicazioni, buona acidità.
Forse in tutto questo c’è un eccesso di perfezione. Sembra di andare incontro ad una certa standardizzazione del gusto, probabilmente dovuta ad una troppo disinvolta pre-fermentazione a freddo, con una omologazione degli aromi, tutti belli fruttatini, ma appunto scontati.
Detto questo non posso non rilevare che pur con tutti questi “peccati” si tratta di un pinot godibile e di eccellente beva, e che purtroppo non si vedono molti concorrenti in questa fascia in Italia.
Due faccini :-) :-)
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