Angelo Peretti
Oh, bene! Qualche giorno fa riportavo la notizia del progetto di un viadotto alto diciassette metri che si vorrebbe far passare sopra le vigne del Soave. Ed auspicavo che il mondo del vino soavista prendesse posizione.
Ora la presa di posizione c'è, ad opera della Strada del vino Soave. Ne dà notizia un comunicato stampa che dice così: "Un viadotto alto 17 metri tra i vigneti del Soave, meta di migliaia di turisti ogni anno? No grazie! Anche il Consiglio della Strada del Vino Soave, riunitosi giovedì 10 marzo scorso, si schiera con Provincia, Comuni di Soave, Monteforte e Belfiore nella battaglia contro il progetto di far passare la sopraelevata su viadotto. 'Il nostro territorio basa la propria economia sulla produzione di vino e sull'enoturismo e un obbrobrio di cemento di quella portata - afferma Paolo Menapace, presidente della Strada - avrebbe un impatto devastante sul paesaggio delle colline del Soave, con gravi effetti sia sull'ambiente che sul turismo'. 'Il Consiglio ha già indetto un'Assemblea degli oltre 100 soci per il 30 marzo in cui si parlerà della sopraelevata - afferma Menapace -, nel frattempo, ci uniamo alla richiesta che il sindaco Gambaretto ha fatto al Ministero dell'Ambiente nonché all'assessore regionale Renato Chisso di capire se l'ipotesi della sopraelevata su viadotto sia veritiera. Nel qual caso - conclude Menapace - faremo fronte comune per opporci a questo scempio ambientale e per far passare la tangenziale in galleria o con un tracciato diverso'."
Bene. Speriamo che si faccia fronte comune.
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