Mario Plazio
Dall’arcinemico della famiglia Mondavi (vedi Mondovino), quell’Aimé Guibert che ha impedito ai noti produttori americani di mettere radici nel sud della Francia ad Aniane, a pochi passi dal suo Mas de Daumas Gassac, un vino dal profilo elegante e raffinato.
Il lato più interessante di questo Rouge è che riesce alla perfezione a fondere il classicismo bordolese con il carattere più sudista rappresentato dal territorio.
A suo tempo Guibert fece scalpore piantando cabernet sauvignon in una zona dedita a tutt’altre uve. Il clima freddo della valle del Gassac era però ideale per le uve bordolesi, i cui aromi e freschezza risultavano preservati dal suolo e per l’appunto dal microclima del tutto particolare. Ecco allora che accanto al pepe nero e ai piccoli frutti troviamo il cuoio, il cacao, la menta secca e la liquirizia.
L’aspetto più austero si rivela al palato, dove i tannini fanno sentire la loro presenza e l’acidità concorre ad alimentare la freschezza. Il rovere è perfettamente dosato e la mineralità nel bicchiere è crescente. Un pizzico più rustico di un Pauillac, ma comunque una gran bella bottiglia. E vivaddio originale.
Tre faccini :-) :-) :-)
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