Angelo Peretti
Mmh, qui la storia si fa complicata. A Soave adesso ci sono due associazioni di piccoli produttori. Una fuori dal consorzio di tutela, l'altra dentro. Dichiaratamente fuori consorzio (ma in realtà mi pare che l'uscita avvenga solo a fine anno, visto il regolamento consortile) sono i Vignaioli del Soave, che aderiscono alla Fivi, la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti. Dentro al consorzio c'è il neonato team di Soavecru. Tutt'e due i sodalizi hanno al loro interno microaziende sconosciute, ma anche nomi di punta della produzione soavista. Tutt'e due hanno un logo da riportare sulle bottiglie: i Vignaioli del Soave usano il marchietto della Fivi, mentre i vigneron di Soavecru hanno previsto un marchio tutto loro.
Tutt'e due le associazioni sostengono di volere il bene del Soave e s'impegnano per la difesa del territorio. I Vignaioli sul loro sito internet dichiarano: "La missione principale dell’associazione dei Vignaioli del Soave è quella di ridare dignità al vino Soave agli occhi del consumatore, attraverso un’operazione di trasparenza e di informazione. I Vignaioli del Soave si assumono la responsabilità della propria attività nel rispetto dell’ambiente, nell'equilibrio dell’eco sistema, dell'intero ciclo produttivo nei confronti dei consumatori sensibili e interessati a conoscere l’origine e la tracciabilità produttiva del vino e garantiscono la qualità dello stesso.". I soci di Soavecru nel loro primo comunicato stampa dicono: "Nostro obiettivo è rispondere alle nuove esigenze del mercato e interpretare un grande vino, il Soave, già nel 1931 ridefinita come prima zona tipica di vini pregiati italiani. Il nostro approccio è nuovo perché abbiamo scelto di creare una forte sinergia tra piccoli produttori uniti dall’amore per la propria terra e dalla volontà di tramandare un ambiente sano e ben conservato ai nostri figli". Bene, sono convinto che dopo aver fatto queste dichiarazioni li vedremo fianco a fianco a difendere il territorio soavese dall'incombente minaccia di un viadotto alto diciassette metri. O no?
Detto questo, la domanda è: chi sono gli uni e gli altri? Vedo di elencarli.
Ai Vignaioli del Soave aderiscono: Ca' Rugate, Inama, Nardello, Pieropan, Prà, I Stefanini, Strele, Tamellini, Tenuta Grimani, Tessari, Villa Mattielli, Dama del Rovere.
A Soavecru aderiscono: Portinari, Dal Cero, Gabriele Martinelli, Villa Canestrari, Montetondo, Antonio Fattori, Vicentini, Le Mandolare, El Vegro, Tenuta Solar, Balestri Valda, Maria Patrizia Niero (Corte Moschina), Antonio Franchetto, Corte Mainente, Corte Adami, Gini.
In bocca al lupo a tutti quanti. Che vinca il Soave.
Mi associo all' augurio ed appunto perchè la difesa del Soave passa alla difesa del territorio come bene da salvaguardare, mi auguro che entrambe le associazioni si facciano sentire sulla questione, soprattutto ora, dopo l'ennesima alluvione che ha toccato Soave e ja mostrato tutta la fragilità del sistema idrico, proprio nella zona sud est, dove dove dovrebbe insistere questo capolavoro d'ingegneria... Viceversa, i programmi e proclami resterebbero pura strategia di autopromozione.
RispondiEliminaIo ho diversi amici nel gruppo della Fivi. Sinceramente il fatto che ci siano due gruppi a Soave, mi pare un po' ridicolo.
RispondiEliminaNon era meglio alzare la voce in Consorzio (visto che dare dignità al Soave e proteggere il territorio è obbiettivo di entrambi)e dare un cambiamento di marcia tutti uniti?
@Stefano. L'Italia del vino è il regno delle divisioni. Pensa a quant'è assurdo avere due rassegne concomitanti dedicate ai vini "naturali".
RispondiEliminaaiutatemi, un produttore per essere definito "piccolo" quante bottiglie deve fare al massimo?
RispondiEliminaAlcune aziende sono con i VIGNAIOLI DEL SOAVE e altre con SOVECRU ... mi sovviene spontanea una domanda: ci sono aziende che non sono ne con gli uni e nemmeno con gli altri? e quali sono? si potrebbe eventualmente fare un terzo nuovo gruppo !!
RispondiElimina@Giordano. Se non sbaglio Cantina del Castello manca all'appello. Quindi si, c'è un altro "gruppo".
RispondiElimina@Stefano. Cantina del Castello è l'azienda di Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio di tutela del Soave: non credo possa uscire dalla sua funzione istituzionale.
RispondiElimina@Giordano. Tra i "grandi" del Soave, a una rapida scorsa dei nomi, credo si veda che mancano all'appello almeno Coffele e Suavia, e poi anche Filippi.