15 novembre 2011

Australian Prosecco

Angelo Peretti
Proprio ieri, commentando quanto affermato da Gianluca Bisol, ossia che entro venticinque anni la domanda di Prosecco supererà il miliardo di bottiglie, scrivevo - mi autocito - che "se davvero ci si aspetta che il fenomeno Prosecco abbia un trend esponenziale, nei paesi extra-Ue, dove le regole europee non sono applicate, potrebbe esserci la fortissima tentazione di piantare glera (il nome nuovo dell'uva del Prosecco) per produrre un Prosecco 'made in qualche altra parte del mondo', col risultato che i prezzi sul mercato globale subirebbero un'ulteriore contrazione".
Orbene, ho voluto fare una prova, e su Google.com ho semplicemente scritto queste paroline: Australian Prosecco. Al primo posto m'è uscita una pagina del portale Vino Diversity dedicato, per l'appunto, alla Prosecco white wine variety. Attenti, alla varietà d'uva da vino bianco prosecco, mica all'uva glera. Vi si dice che il prosecco è un vitigno coltivato nel Nordest d'Italia e che è adoperato per fare spumanti a basso tenore alcolico, ma anche occasionalmente vini fermi. E vabbé. Poi però, più avanti, s'informa anche, dopo aver indicato gli abbinamenti ideali del Prosecco, che i produttori australiani (di Prosecco, appunto) includono Bogie Man Wines (nella zona di Strathbogie Ranges), Box Grove (Nagambie Lakes), Chrismont (King Valley), Dal Zotto Wines (King Valley) e Mount Towrong (Macedon Ranges). Sissignori, ben cinque aziende che laggiù, nella terra dei canguri, fanno Prosecco. Di una, Dal Zotto, e del suo Prosecco, avevo già scritto qualche po' di tempo fa. Prima avevo scritto anche di un altro prosecchista australiano, la Brown Brothers, nella King Valley (e nell'elenco di Vino Diversity non lo vedo citato, il che mi fa pensare che ce ne siano altri). Ma qui adesso il gioco sembra farsi duro, se avanza un'armata prosecchista in Australia.
Sono dunque andato alla ricerca di questi "nuovi" nomi del Prosecco made in Australia. In ordine di elenco, ovviamente. Di Bogie Man ho trovato on line poco o nulla, e dunque non so dire se davvero faccia 'sto Prosecco dell'altra parte del mondo. Box Grove ha il suo sito, ma (salvo mia svista) non c'è traccia di Prosecco, neppure nel modulo d'ordinazione dei vini. Vuoi vedere, mi son detto, che non è vero che ci sono altri produttori di Prosecco in Australia? E invece.
Invece ecco che vedo il sito di Chrismont e scopro che fa un La Zona Prosecco (nome italianissimo), "a great aperitivo". Eppoi Mount Towrong anche lui ha il suo Prosecco, e spiega che "il Prosecco è tradizionalmente prodotto nelle montagne della regione del veneto, nel nord Italia", e a leggere così pare non vi pare che la bottiglia che compare in foto venga dai monti trevigiani?
Ora, mi sa che ho sbagliato e devo correggermi: no, nei paesi extra-Ue non piantano glera. Là piantano prosecco, pari pari. E fanno vini che si chiamano Prosecco, pari pari. Vaglielo a spiegare che il Prosecco "vero" è quello nordestino. Se si va avanti così, il rischio è che in giro per il mondo di Prosecco ne scorra a fiumi, ma mica per forza originario delle plaghe venetico-friulane.

1 commento:

  1. ciao, il Brasile produce 10.000.000 bottiglie di Prosecco.

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