In tutti i rami della nostra famiglia il significato della parola "astemio" era noto, ma inapplicato. Bevevano i nostri padri e le nostre madri; i nonni e le nonne, bisavoli compresi; i cugini e le cugine; bevevano gli zii di Milano e i Gilibertì di Parigi; bevevano le nostre tate con i loro fidanzati vicini e lontani; e fin da piccoli bevevamo noi ragazzi, seppure pallido vino allungato. Una volta abbiamo dato del lambrusco a uno spinone che si chiamava Tell e dopo andava in giro ubriaco a leccare i muri di casa.
Roberto Barbolini, "Ricette di famiglia", Garzanti 2011
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