Questa non
me la sarei aspettata. Esco da Beaune, una delle capitali della Borgogna
del vino, e poco prima dell'ingresso dell'autostrada cosa trovo? Trovo
L'Amarone. Un ristorante italiano, con tanto di insegna tricolore
verde-bianco-rosso e per nome, appunto, L'Amarone.
Per vendere
"italiano" nel cuore della Borgogna si affidano al rosso valpolicellese.
Mica male, per gli amaronisti: sono nel mito dell'italianità. Dunque, dureranno.
Sono andato a vedere il sito del ristorante.
Di Amaroni in carta ne hanno sei: tra i "Galactici" (è la serie dei
vini italiani di punta) ho visto Quintarelli '98 e Dal Forno '02, mentre
nella lista "delle Venetie" ci sono Corte Giara (seconda linea di
Allegrini), Santa Sofia, Santi (è del Gruppo Italiano Vini) e Galtarossa
(distribuito dal Giv)
La cucina? Stile italiano: carpaccio, tagliatelle, gnocchi, pizza. Perfino il filetto all'Amarone. Se ho provato? Macché.
Ciao! Parlando di Beaune, vorrei segnalarvi il mio romanzo "Primavera in Borgogna": una storia dalle atmosfere noir sullo sfondo dei colori primaverili delle campagne francesi.
RispondiEliminaQuesto è il link al blog del libro:
www.primaverainborgogna.blogspot.com
Vi aspetto! :-)