29 novembre 2011

Macle, leggi Chateau Chalon

Angelo Peretti
Ecco, una delle differenze tra l'Italia e la Francia del vino è questa: di là dalle Alpi i produttori non fanno fatica a consigliarti altri vignaioli, ed anzi ci tengono a farlo. Ad Arbois, Jura, terra dei Vin Jaune che amo, quando dicevo che volevo fare un salto a provare i vini gemelli di Château Chalon, a pochi chilometri da lì, non c'era uno fra i vigneron che non mi dicesse che dovevo assolutamente passare da Macle. Così ci sono passato. Mi ha ricevuto Elyane Macle, che s'è scusata e riscusata perché il suo Jean non poteva esser lì ad accogliere il visitatore, sebbene io fossi visitatore sconosciuto, turista per caso.
M'ha fatto tastare i vini del domaine, fatti, come tradizione vuole, sous voile, sotto cioè quel velo di microrganismi che da noi chiamano fioretta ed è vista, da noi, generalmente male. Mi ha spiegato che lì da loro i lieviti per la voile non occorre inocularli, perché la cantina ne è piena e dunque si attivano naturalmente.
Dico che il Côtes du Jura è fatto per l'ottantacinque per cento di chardonnay e il quindici savagnin, entrambi sous voile e assemblati solo quando il vino va in bottiglia. Lo Château Chalon è tutto savagnin che sta in legno pressappoco sette anni. Il Macvin è quella strana, fascinosa cosa che si fa con una mistella di mosto e di marc, la grappa del Jura, ottenuta dagli acini.
Côtes du Jura 2008 Jean Macle
Naso "da Jura", con quei tipici toni di lieviti, di noci, di spezie. In bocca s'espande: da mangiare, da masticare. Alcol un po' sopra le righe.
Due lieti faccini :-) :-)
Côtes du Jura 2007 Jean Macle
Elegantissimo bianco di carattere. Floreale, perfino. Ed ha tracce di fieno secco e le classiche memorie di noce. Lunghissimo e croccante.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
Château Chalon 2004 Jean Macle
Tanto, tanto fieno secco, un pizzico di curry, la nocciola. Delicato, elegante. C'è bisogno di aspettarlo un bel po' d'anni ancora prima di berlo.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Château Chalon 2003 Jean Macle
Si sente l'annata calda, eccome. Se ne avverte il calore quasi bruciante. Eppure l'interpretazione è comunque degna di nota, ed è lunghissimo.
Un faccino e quasi due :-)
Macvin du Jura 2006
Quanta mandorla che trovi subito al naso e poi in bocca. E poi ancora il mirto e il frutto succoso. E il tono del marc. Morbido, avvolgente.
Due lieti faccini :-) :-)

2 commenti:

  1. Sono stato da Macle ad Agosto, la signora è un po' algida e con aria gentile e antipatica al tempo stesso, a domande sul vino nel nostro francese mediocre, risponde a monosillabi (ma noi siamo 35enni scapigliati... avrà intuito che non avremmo speso centinaia di euro in vino?)

    Io ho portato a casa una bottiglie di 2007, ma il 2008 non penso fosse ancora disponibile almeno io non lo ricordo.

    RispondiElimina
  2. Il 2008 ce l'ho in cantina. Per il resto, evidentemente alla signora Macle piacciono di più i cinquantenni... Che vuoi farci, il fascino è fascino.

    RispondiElimina